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Ospedale, nominato il nuovo primario di Chirurgia

Giovedì 27 Gennaio 2022 — 16:34

In circa 20 anni di attività nella sanità pubblica ha eseguito circa 4000 interventi chirurgici da primo operatore sia con tecnica open che con tecniche mininvasiva robotica e laparoscopica

Christian Galatioto è stato nominato direttore della struttura complessa di Chirurgia di Livorno al termine di una selezione pubblica che lo ha visto classificarsi al primo posto

Christian Galatioto è stato nominato direttore della struttura complessa di Chirurgia di Livorno al termine di una selezione pubblica che lo ha visto classificarsi al primo posto. Il nuovo primario si insidierà a breve nel reparto guidato precedentemente da Maurizio Viti e, fino ad oggi, dal direttore del dipartimento chirurgico Andrea Carobbi. Galatioto, 56 anni, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 all’università degli Studi di Pisa dove ha conseguito il diploma di Specializzazione in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso nel 1998. Successivamente ha svolto incarichi libero-professionali in Chirurgia Generale II (Università di Pisa) e in Chirurgia Generale presso l’Ospedale Lotti di Pontedera fino al 2002. Dal 2002 ha prestato la propria attività come dirigente medico a tempo indeterminato in Chirurgia Generale (Ospedale F. Lotti di Pontedera) e nel 2003 è ritornato presso il reparto di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’Università di Pisa dove attualmente presta il suo servizio. In circa 20 anni di attività nella sanità pubblica ha eseguito circa 4000 interventi chirurgici da primo operatore sia con tecnica open che con tecniche mininvasiva robotica e laparoscopica. Dal 2006 al 2011 e dal 2017 al 2018 ha svolto docenza presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale Università di Pisa e nel Master Universitario di primo livello “Assistenza sanitaria avanzata in maxi-emergenze e condizioni ostili” (2019). L’attività professionale svolta riguarda prevalentemente la chirurgia d’urgenza, la chirurgia colo-rettale e la chirurgia della parete addominale sia con tecnica open , laparoscopica e robotica. Ha svolto nel 2003 e nel 2004 attività di insegnamento e formazione sulla chirurgia laparoscopica presso il reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Valona (Albania). Dal 2001 è istruttore e Direttore e del corso ATLS dell’America College of Surgeon per la formazione sul Trauma. E’ inoltre Tutor degli specializzandi della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale e degli studenti del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Da circa 5 anni è socio del Gruppo Chirurgia d’Urgenza, associazione di volontariato che lavora in sinergia con la Protezione Civile per soccorsi e per interventi in caso di maxi-emergenze internazionali. Ha al suo attivo attività scientifica con oltre 120 pubblicazioni su atti congressuali, riviste nazionali ed internazionali e libri (h-index 8).

La direzione aziendale, con l’occasione, ringrazia il dottor Andrea Carobbi che dai primi mesi del 2021, in attesa del concorso, ha attivamente partecipato sia come direttore del dipartimento, sia come primario facente funzione in viale Alfieri, alla riorganizzazione della chirurgia livornese ottenendo ottimi risultati in particolare nella chirurgia pediatrica riuscendo a far crescere chirurghi dell’azienda nord-ovest a fianco dei chirurghi del Meyer. Anche la chirurgia toracica è stata istituzionalizzata e rafforzata, nel frattempo è stato nominato il direttore della senologia, dottor Leonardo Barellini e la gastroenterologia ha visto una riorganizzazione a livello aziendale. Grazie al prezioso apporto del dottor Carobbi la chirurgia generale di Livorno, in questi due anni è riuscita a difendersi bene dalle difficoltà della pandemia, lavorando quasi a pieno regime e riuscendo a soddisfare le principali necessità chirurgiche sia in elezione che in urgenza e nel trauma. Pur nella generale riduzione delle prestazioni, gli interventi oncologici sono stati garantiti, con anche l’occasionale necessità di risolvere casi complessi come l’asportazione di tumori del fegato, dell’esofago o del pancreas, decorsi senza complicazioni. Infatti, nello scorso 2021 sono stati effettuati lo stesso numero di interventi del 2019 (121 rispetto a 122), con un notevole balzo della chirurgia laparoscopica.

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