Usb incontra il ministro Orlando e il 29 gennaio in piazza
Come annunciato il 15 gennaio l’Unione Sindacale di Base con i testa delegazioni di lavoratori e lavoratrici in appalto, ha manifestato di fronte al Teatro Goldoni in occasione della visita del Ministro Orlando per le commemorazioni della nascita del Partito Comunista d’Italia.
Presenti i lavoratori della MT Logistica e insieme a loro hanno manifestato lavoratori in appalto sia del settore pubblico (come cimiteriali, affissioni e piscine comunali) che del privato.
Tanti gli argomenti affrontati durante gli interventi al microfono. Dall’esigenza di approvare quanto prima una legge sul salario minimo orario come negli altri paesi Europei per contrastare il cosiddetto “lavoro povero” ormai dilagante, al problema dello sfruttamento negli appalti. Ad ogni cambio i lavoratori si trovano a dover combattere contro tagli agli stipendi o all’orario di lavoro. Carichi di lavoro sempre maggiori e licenziamenti. Tutto ciò in un contesto assolutamente non di crisi, specialmente nel settore portuale. Proprio su questi temi i portuali Livornesi, insieme ai loro colleghi della logistica, hanno lanciato un appello a tutti i lavoratori e le lavoratrici per una manifestazione sabato 29 gennaio a Livorno.
Nel pomeriggio una delegazione di lavoratori MT, insieme ad un rappresentante di USB, ha incontrato il Ministro Orlando presso il palazzo dei Portuali. Ringraziamo il Sindaco e il Vice Segretario PD Alessio Quintavalle per aver favorito tale incontro. Al Ministro abbiamo spiegato nel dettaglio la vertenza MT Logistica. Ci siamo soffermati anche sul sistema degli appalti nei piazzali della logistica portuale. Non secondaria la questione dell’utilizzo di contratti nazionali, come quello multi servizi (firmato da CGIL, CISL e UIL con mini tabellari da 5 euro l’ora) anche per operazioni di trasporto e logistica.
Il Ministro si è impegnato a seguire la vertenza attraverso la Regione e il tavolo di crisi. Sul sistema degli appalti ha annunciato la discussione di un provvedimento mirato a disincentivare l’utilizzo di contratti “non regolari” in settori diversi dal cosiddetto campo di applicazione.
Come USB crediamo che si debbano cercare strumenti più incisivi per intervenire su appalti, delocalizzazioni e licenziamenti. Non è possibile che la stragrande maggioranza delle vertenze debbano essere affrontate nei tavoli di “crisi” quando di crisi non se ne vede neanche l’ombra. In questo modo si favorisce in partenza la controparte imprenditoriale partendo da una posizione di evidente debolezza. In Italia ci sarebbe bisogno di una legge vera contro le delocalizzazioni, come quella presentata dai lavoratori GKN. Di una legge sugli appalti che vada a scardinare questo sistema. Di contro la nostra città non ha assolutamente bisogno di rimettere in piedi strumenti come quelli previsti nelle “aree di crisi complessa”. Rilanciare quei tavoli e quella discussione sarebbe una vera e propria offesa per la città e i lavoratori. Un ulteriore schiaffo nei confronti di chi in quel progetto ci aveva creduto. USB lo aveva annunciato già in quegli anni e lo ribadisce adesso. Basta incentivi a pioggia e sgravi fiscali per le aziende senza che siano poste pesanti penali in caso di successiva crisi e licenziamenti. Tutti i milioni di euro spesi fin’ora non hanno creato un singolo posto di lavoro stabile. Le aziende hanno preso senza lasciare nulla nel nostro territorio.
Il percorso sindacale fin qui intrapreso andrà avanti nelle prossime settimane. Già da lunedì saremo di fronte ai cancelli Bertani, in attesa della convocazione del tavolo in Prefettura, e il giorno 29 gennaio saremo in piazza per una grande manifestazione contro appalti, sfruttamento e licenziamenti.
Usb Livorno
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