Confcommercio: al via i saldi, si spenderà 75 euro a testa
Confcommercio ricorda le regole base: "Partono i saldi ma i consumi risentono già dell'inflazione"
Partono mercoledì 5 gennaio i saldi invernali 2022 (in Toscana come nella maggior parte delle regioni). “È un appuntamento importante per commercianti e consumatori, in particolare in questo periodo di risorse risicate. Nel periodo che precede le feste gli acquisti sono stati limitati soprattutto ai regali per amici e parenti in forma di accessori o di capi poco costosi. Il timore di altri lockdown, le ultime restrizioni in tema di feste e serate in discoteca, il clima inflattivo e i rincari delle bollette (effettivi ed annunciati) hanno ridotto enormemente gli acquisti dell’ultimo minuto e le spese dedicate all’abbigliamento. La ripresa sul nostro territorio sembra essersi fermata al decreto festività e quindi gli imprenditori si aspettano di recuperare liquidità nei primi giorni di saldi. Continua però a tirare aria di rinunce e risparmi”. Il direttore della Confcommercio provinciale Federico Pieragnoli (nella foto) cita i dati dell’analisi della sua confederazione nazionale sull’aumento del costo di gas ed elettricità: la corsa dell’inflazione e il suo impatto sulla spesa delle famiglie. “Se nel 2020 le famiglie italiane hanno speso in media 1.320 euro per le spese per energia elettrica e gas (il 4,7% della spesa totale annuale) l’esborso è salito a 1.523 euro nel 2021 con un aumento di oltre 200 euro. Nel 2022 questa cifra si stima che salga a quasi 1.950 euro (+426 euro rispetto al 2021) arrivando a fare il 6,1% dei consumi”.
Confcommercio ricorda le regole base dei giorni di saldi.
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.
7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dalnegozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.
9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.
10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi
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