Bizzi, una sua foto tra le immagini Ansa più significative del 2021
E' sua la fotografia dell'esultanza di Bebe Vio che conquista la medaglia ai Giochi Paralimpici di Tokyo. Augusto Bizzi entra di diritto tra i migliori fotografi al mondo per l'agenzia giornalistica più blasonata a livello internazionale
La forza delle sue foto è data dalla magia del momento che lui, lo stregone dello scatto, immortala in una sorta di patto tra il reale e l’infinito. E’ il livornese Augusto Bizzi, quest’anno ha raccontato con i suoi click le Olimpiadi di Tokyo mettendo in bacheca la sua quarta partecipazione come fotografo ai Giochi Olimpici, e un suo scatto è stato selezionato dall’Ansa per il Photoansa 2021, il libro con le 365 immagini più belle e significative di questo anno che tra poco andrà in archivio. Una foto (che potete vedere in pagina) decisamente “importante” che ritrae l’esultanza dell’eroina della scherma paralimpica Bebe Vio per la medaglia d’argento nel fioretto vinta con la squadra italiana di scherma femminile vinta ai Giochi Paralimpici di Tokyo.
“E’ una grande, direi enorme, soddisfazione – racconta Bizzi contattato telefonicamente dalla redazione di QuiLivorno.it – Essere annoverato tra i migliori fotografi al mondo per Ansa è davvero qualcosa che mi riempie di orgoglio. Questo lavoro, come tanti credo, si fa per la passione di farlo non certo guardando a chissà quali traguardi. Io in quello che scatto cerco di metterci tutto l’amore per questo mestiere. Ed è bello raccoglierne così i frutti”.
Bizzi, lo diciamo noi per superare la sua infinita modestia, è sicuramente uno dei fotografi più importanti e influenti nel mondo dello sport internazionale. Uno dei tanti figli di una Livorno artistica e di successo che ha dato natali a campioni, presidenti, sportivi, cantanti, pittori e scrittori. Donne e uomini di talento insomma. Ecco, Bizzi è il poeta dell’obiettivo ma allo stesso tempo una sorta di sciamano dell’emozione. Nelle sue foto, oltre ad una tecnica sempre innovativa e allo stesso tempo nitida e da manuale, si respira il momento, l’agonismo, la drammaticità, la gioia. Come nel “Ratto di Proserpina” del Bernini in cui si vede la mano che affonda in una coscia marmorea e si respira la tensione e l’atto in sé, così le fotografie di Augusto Bizzi ricalcano una tensione emotiva unica che rende lo spettatore protagonista tanto quanto chi ne è immortalato.
“Cerco di mettere tutta la mia passione in ogni gara che vado a fotografare – spiega Bizzi – e spesso dai bambini o dalle gare cosiddette minori ricavo sempre grandi emozioni, perché a me piace raccontare. Non importa la categoria. E dove c’è da raccontare io cerco di dare il mio contributo con le mie foto”.
E non importa che sia la medaglia olimpica di Montano o l’abbraccio tra padre e figlio al Gran Premio Giovanissimi. Augusto, con i suoi occhi sornioni di gatto tra le botti, cattura e rende unico. E ora anche tra i 365 scatti più importanti di questo pazzo e particolare 2021. Non poteva che esserci anche la sua firma. Anzi, il suo sguardo.
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