Medicina dello Sport, partito il primo gruppo di cammino
Iniziativa promossa dall’Azienda USL Toscana nord ovest con il contributo dell’Auser Livorno. Previste due camminate a settimana
di Lorenzo Evola
Partita martedì 30 novembre la nuova iniziativa “Gruppi di cammino”, promossa dall’Azienda USL Toscana Nord-Ovest con il contributo dell’Auser Livorno, l’associazione di volontariato e promozione sociale tesa a migliorare la qualità della vita degli anziani attraverso l’invecchiamento attivo. E proprio su questi principi si basa il progetto, il quale prevede la coordinazione di gruppi di cammino da parte dei “Walking Leaders”, ovvero personale volontario che segue un percorso di formazione specifico all’ospedale di Livorno per aiutare persone che svolgono in maniera collettiva l’attività del camminare, in ambiente urbano ed extraurbano.
Promuovere dunque la camminata, considerati gli effetti positivi sia dal punto di vista fisico che psicologico che si riscontrano sugli anziani (e non solo), è l’obiettivo principale come sostiene Carmine Di Muro (direttore Medicina dello Sport di Livorno) presente alla partenza del primo gruppo di cammino dalla sede dell’Auser Livorno: “Iniziative di questo genere servono a prevenire il rischio di malattie come il diabete, l’obesità, l’ipertensione o le patologie cardiovascolari – spiega Di Muro – e si rivolgono sia alle persone malate sia a quelle sane. Attraverso i Walking Leader cerchiamo di stimolare la popolazione a dedicarsi alla camminata, all’attività fisica, che io ritengo essere la nuova frontiera della medicina, perché da una parte rappresenta un forte antidepressivo che aiuta a far vivere bene le persone, dall’altra riduce i costi del sistema sanitario. Ma è importante anche in ambito di socializzazione, soprattutto in un periodo come questo, perché permette alle persone di uscire di casa, stare insieme, fare amicizia, praticando sport, con tutti i benefici annessi”.
Saranno due le camminate previste a settimana, della durata media di circa un’ora. I partecipanti saranno divisi, in seguito ad un colloquio in reparto, in gruppi diversi in base alle condizioni e alle esigenze di tutti. “Questo progetto permetterà anche ai medici di base di avere un punto di riferimento per orientare i pazienti all’attività fisica – prosegue Di Muro – e in futuro contiamo di creare una rete sul territorio utile, quindi, sia per i medici che per i pazienti. In Versilia un’esperienza di questo tipo è stata introdotta circa dieci anni fa con ottimi risultati, e sono sicuro che anche la città di Livorno risponderà adeguatamente. A proposito ci tengo a ringraziare con cuore l’Auser che ha facilitato la relazione con il territorio e che continuerà a sostenerci in questa avventura”. Per info: 0586428222- [email protected]
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