Via il coprifuoco. Il questore: “Non abbassiamo la guardia, ma serve rispetto”
Il numero uno della questura: "Credo che sia importante che ognuno viva questo momento di graduale ritorno alla normalità con la concezione di godersi un divertimento festoso ma allo stesso tempo sostenibile ed educato"
Il questore Roberto Massucci: "Non so dire se già da questo weekend si rialzerà in volo l'elicottero. Dobbiamo capire la disponibilità. Sicuramente lo richiederò nuovamente per i servizi legati all'ordine pubblico"
Da lunedì 21 giugno abbiamo salutato il tanto discusso coprifuoco che, nelle ultime settimane, era stato spostato alla mezzanotte. In questi due ultimi weekend ha fatto molto discutere l’utilizzo, da parte della questura, dell’elicottero per monitorizzare la cosiddetta “movida” nei quartieri più “caldi” della città ma, in generale, su tutto il territorio comunale. “Prima notte senza coprifuoco? Nessun problema – ha commentato, contattato telefonicamente da QuiLivorno.it, il questore di Livorno Roberto Massucci – Durante la settimana in città, infatti, non si ravvisano problemi legati all’ordine pubblico per quanto riguarda il dopo cena. L’attenzione si sposta inevitabilmente verso il weekend. Se rivedremo questo fine settimana l’elicottero? Non lo so dire ad oggi, dobbiamo valutare la disponibilità. Sicuramente lo richiederò anche in futuro perché è un ottimo strumento in dotazione alle forze dell’ordine non certo per andare a spasso ma per vigilare al meglio una vasta porzione di territorio in tempi brevi, raggiungendo in men che non si dica un punto della città rispetto ad un altro e avendo così una visione d’insieme per quanto riguarda assembramenti ed eventuali disordini”.
Il dito del questore però punta anche e soprattutto sul senso di responsabilità dei cittadini e dei giovanissimi che si riversano per le strade, soprattutto, durante il venerdì e il sabato sera. “C’è tanta voglia comprensibile e giusta – commenta il questore – di scendere in strada e godersi il bel lungomare che offre Livorno o i luoghi di aggregazione della città dopo tanta sofferenza derivata dalla pandemia che ci ha colpito tutti. Ma questo senso di libertà deve essere razionale e non assoluto. Perché c’è sempre da ricordarsi che la nostra libertà finisce dove inizia quella del vicino. Quindi serve davvero l’aiuto di tutti e il senso di responsabilità condivisa di una comunità. Noi da parte nostra non abbasseremo la guardia, anzi. I controlli continueranno e saranno capillari. Ma non possiamo e non vogliamo militarizzare la città per due motivi: non abbiamo i numeri per farlo e non lo trovo assolutamente auspicabile come soluzione. Credo che sia importante che ognuno viva questo momento di graduale ritorno alla normalità con la concezione di godersi un divertimento festoso ma allo stesso tempo sostenibile ed educato. Se cambierà qualcosa senza il coprifuoco? Sicuramente non ci sarà più la famosa ora “X” ma sarà un flusso più spalmato durante le ore notturne. Ed è per questo che serve la collaborazione di tutti. Il tema vero è il comportamento delle persone: in assoluto bisogna sempre comportarsi in maniera rispettosa per chi ci sta accanto. Sempre”.
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