Ostetricia, cappellini fatti a mano dalle “nonne” per tutti i nuovi nati di Santa Giulia
Milena del gruppo Fili, parole e fantasia: "Abbiamo creato questi cappellini come se avessero dovuto indossarli i nostri nipoti, esattamente con lo stesso affetto e lo stesso impegno"
Iniziativa di Fili, parole e fantasia e Avo: due ceste piene di minicappelli coloratissimi per i nuovi nati del fine settimana. Chellini: "Queste signore hanno mostrato come sia possibile generare un senso di unione, anche a distanza"
Un fine settimana all’insegna della dolcezza quello che vedrà protagonista il reparto di ostetricia dell’ospedale di Livorno. Ad avere un pensiero per le mamme e i loro i piccoli, in occasione della festa di Santa Giulia, sono state le “nonne” del gruppo “Fili, parole e fantasia” che, in collaborazione con l’Associazione volontari ospedalieri (Avo), hanno realizzato quarantadue cappellini fatti a mano da regalare ai nuovi arrivati in occasione della festività.
“Questa attività ha contribuito a ricreare un senso di comunità e di appartenenza – ha spiegato Marzia Chellini, responsabile delle ostetriche, nel corso della conferenza stampa del 21 maggio – In un periodo in cui il tempo è stato incentrato solo sulle distanze sociali, queste signore hanno mostrato come sia possibile generare un senso di unione, anche a distanza, tra donne e per altre donne”.
Provenienti da varie zone della città, e sulla spinta del progetto “Quartieri uniti”, le “nonnine” hanno potuto realizzare i prodotti anche grazie alla donazione del materiale da parte di Avo. “Costruire qualcosa di nuovo e simpatico per i bambini ci ha davvero entusiasmato. Abbiamo lavorato come se fossero i nostri nipoti, esattamente con lo stesso affetto e lo stesso impegno – racconta Milena Pieri Buti del gruppo Fili, parole e fantasia – Tra di noi c’erano persone che si sentivano sole e sono state davvero grate di aver trovato un ambiente dove potersi sentire comprese e in compagnia dopo mesi di solitudine dovuti alla pandemia”. Due ceste piene di minicappelli coloratissimi accompagneranno quindi la permanenza delle neo mamme all’interno del reparto e attenderanno di essere indossati da tutti i nuovi nati del fine settimana. “L’Italia è una delle nazioni con la percentuale più alta rispetto al tempo che i nonni trascorrono con i nipoti – ha aggiunto il direttore dell’unità operativa Roberto Danieli – Penso che questo sia sufficiente a dimostrare quanto queste figure siano di fondamentale importanza per i bambini e per tutti noi”.
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