Confcommercio, la presidente Marcucci scrive al Governo. Due gli obiettivi
La Confcommercio di Livorno, per voce della sua presidente Francesca Marcucci ha preso carta e penna e ha scritto al Governo
La Confcommercio di Livorno, per voce della sua presidente Francesca Marcucci ha preso carta e penna e ha scritto al Governo per chiedere un intervento deciso finalizzato all’accoglimento di poche ma indispensabili e fondamentali richieste. Nella consapevolezza dell’indisponibilità di risorse sufficienti a prevedere indennizzi adeguati alle ingenti perdite registrate negli ultimi dodici mesi la Confcommercio chiede di puntare su due diversi obiettivi.
1. DRASTICO ABBATTIMENTO DEI COSTI PER LE IMPRESE
Se non è possibile indennizzarle dei ricavi mancati, per legge e non certo per responsabilità a loro ascrivibili, che almeno si blocchino alcune voci di spesa quali l’imposizione fiscale, a tutti i livelli (locale e nazionale), gli oneri del lavoro (previdenziali e contributivi), utenze e servizi, mutui e oneri bancari, titoli di credito, affitti e locazioni. Nel dettaglio:
– Oneri del lavoro (previdenziali e contributivi): visto che la forza lavoro per le nostre imprese è fondamentale, visto che i bilanci hanno avuto un taglio drastico dei ricavi, visto il futuro sblocco dei licenziamenti, chiediamo una detassazione previdenziale e contributiva del costo del lavoro per almeno tre anni a fronte di un impregno della azienda a non licenziare il personale attualmente in forza.
– Moratorie: visto che le nostre aziende non stanno lavorando da oltre 12 mesi, visto che il provvedimento moratorie per mutui e finanziamenti scade il 30 Giugno p.v., chiediamo che tale provvedimento venga esteso almeno fino al 30 Giugno 2022. Questa iniziativa consentirebbe alle imprese da noi rappresentate di poter ripartire in sicurezza senza il pericolo di dover essere segnalate in centrale rischi, impedendo definitivamente
alle stesse aziende ogni possibilità di accesso al credito futuro.
– Cancellazione della tassazione nazionale a carico delle imprese quali Canone RAI, SIAE, SCF ecc. che per adesso sono state solo posticipate e ridotte, ma che necessitano di un taglio totale per l’anno in corso.
– Affitti e locazioni: è necessario trovare una soluzione per gli affitti e le locazioni in essere, attraverso il credito d’imposta in percentuale significativa, senza dover obbligare le imprese ad accordi tra le parti. Sarebbe poi necessario far approvare lo slittamento dell’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa a gennaio 2024 perché, allo stato attuale, se dovesse diventare operativo decreterebbe la fine di moltissime imprese.
2. IMMEDIATA RIPARTENZA DEL LAVORO
Nella convinzione che la vera, grande necessità per le nostre imprese sia ricominciare a lavorare, e che questo sia possibile solo mettendo in sicurezza la salute della gente, è necessario puntare su una campagna di vaccinazione massiccia, efficace e tempestiva, che consenta la copertura vaccinale del maggior numero di persone nel minor tempo possibile. I ritardi che si stanno scontando a questo proposito sono una penalizzazione pesantissima per la vita sociale del nostro Paese, ma anche e soprattutto per la salute della nostra economia.
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