Confesercenti: per le imprese incertezza esasperante
Il divieto d’asporto, così come formulato nelle bozze circolanti, è un intervento gravemente iniquo...
“Il divieto d’asporto, così come formulato nelle bozze circolanti, è un intervento gravemente iniquo. Oltre alle imprese di somministrazione senza cucina – bar, caffetterie e simili – colpisce infatti anche i negozi specializzati in bevande, come le enoteche, dove non è prevista alcuna consumazione sul posto. Minimarket e grande distribuzione potranno continuare tranquillamente a vendere bevande, anche alcoliche”. Così Maristella Calgaro Presidente Confesercenti commenta le bozze di DPCM riportate dai media. “Si tratta di una bozza da correggere immediatamente, perché rende ancora più odioso un divieto che è già di difficile comprensione. Si colpisce l’asporto per colpire gli assembramenti, che comunque continueranno anche con i bar e le enoteche chiuse per decreto. A questo si aggiunge l’incertezza che, come al solito, accompagna e precede i procedimenti restrittivi. Le imprese sono ormai all’esasperazione: è inaccettabile che non sappiano ancora se e in che modi potranno svolgere la propria attività, hanno bisogno di chiarezza per programmare l’attività. Bisogna cambiare metodo, così non funziona”.
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