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Coltivano oltre 100 piante di marijuana in casa: blitz dei carabinieri

Sabato 14 Novembre 2020 — 10:07

In manette due livornesi di 32 e 53 anni. All'interno della loro abitazione piante essiccate e piante di marijuana interrate in vasi e riscaldate da apposite lampade

Nella giornata di giovedì 12 novembre, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, hanno arrestato due livornesi di 32 e 53 anni, in quanto sono stati scoperti a “prendersi cura” di oltre 100 piante di marijuana, che per attitudine e modalità di coltivazione possono produrre sostanza stupefacente da destinare allo spaccio.
I carabinieri, insospettiti da alcuni movimenti anomali, avevano predisposto appositi servizi, volti al contrasto alla produzione e lo spaccio di stupefacenti, nella zona delle Cinque Querce.
Una volta certi della presenza di attività illecite, i militari hanno fatto irruzione prima all’interno dell’abitazione del 32enne, trovato in possesso di circa 750 grammi di marijuana, alla quale si aggiungevano 3 piante dello stesso tipo di stupefacente, ancora invasate e interrate nell’area antistante il proprio giaciglio.
Il controllo è stato approfondito ed esteso al fondo limitrofo, in cui veniva identificato un 53enne livornese, lì di fatto domiciliato. All’interno della dimora e delle sue pertinenze, oltre che in una roulotte, veniva trovato quanto segue: 42 piante di marijuana in essiccazione; 59 piante di marijuana invasate e ancora verdi; numerose dosi di marijuana suddivise tra bustine, involucri di plastica e vetro, a seconda del quantitativo già suddiviso e pronto alla distribuzione, strumentazione utile alla coltivazione in ambienti chiusi, quali ad esempio lampade alogene e ventilatori, 5 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish; diversi contenitori con semi di cannabis; circa 6000 euro in contanti, verosimile provento di attività di spaccio.
Il fattore di difficoltà nell’individuazione degli autori di reato è inoltre aumentato in ragione del fatto che si trattava di due persone incensurate e non ancora noti alle forze dell’ordine.
La situazione ha reso necessario anche l’intervento della polizia municipale, intervenuta in loco per l’occupazione abusiva delle aree interessate, in quanto zone comunali, oltre che per il furto di energia elettrica effettuato per provvedere alla cura delle piante con le necessarie lampade.
I due produttori di marijuana venivano immediatamente accompagnati negli Uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno e, una volta espletate le formalità di rito, venivano sottoposti agli arresti domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria, in attesa della convalida.

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