Il prof-regista Giannini presenta Smania
Il 16 agosto, alle 19.15 nella quadratura dei Pisani in Fortezza Vecchia, verrà presentato da Paolo Ruffini il nuovo libro di Lamberto Giannini. L’ingresso è libero e gratuito
Il 16 agosto, alle 19.15 nella quadratura dei Pisani in Fortezza Vecchia, verrà presentato da Paolo Ruffini Smania (Edizioni del Boccale, 2020) il nuovo libro del professore, pedagogista e regista teatrale Lamberto Giannini. L’ingresso è libero e gratuito. Ruffini dopo la presentazione salirà sul palco insieme a Claudia Campolongo e Marco Brioschi per un omaggio a Gaber dal titolo Solo con te.
Questo testo, ideale continuazione del volume Quel qualcosa che non trovo, contiene poesie, brani in prosa, riflessioni, anche se nasce come libro strettamente connesso all’esperienza teatrale della Compagnia Mayor Von Frinzius che hanno come filo conduttore la smania.
Nel volume – discostandosi dall’approccio pedagogico di Genitori in ascolto, Mettiti il giacchetto, La sfida educativa, dal taglio storico-politico di In fondo a destra, o dall’approccio al mondo sportivo di Attimi di Champions – l’autore Giannini svela la propria fragilità e il proprio amore feroce per la vita in una successione di narrazioni, proiettate nella dimensione del lirismo e della rievocazione del ricordo, da leggere come romanzo unitario ma anche come intermittenti flussi di coscienza che illuminano la sua parabola di vita assumendo nello stesso tempo, però, un valore paradigmatico nell’esistenza di ciascuno di noi. Nella parte centrale del libro compaiono poi alcuni dei più divertenti testi scritti per i Mayor Von Frinzius. La seconda parte del volume contiene, poi, la sezione dei ricordi che, come gomitoli di lana, si intrecciano e poi si sciolgono sul telaio dell’esistenza, connettendo passato, presente e futuro. Il libro prosegue poi con la sezione dedicata a Livorno, “città magica, un ossimoro continuo difficile da classificare, uno stato mentale, una categoria dello spirito” con aneddoti legati a personaggi divenuti poesia nell’immaginario collettivo come Cassius Clay, Panenka e Igor Protti.
L’impressione che ne ricava il lettore è quindi quella di un grande affresco di umanità, davanti al quale commuoversi, e ridere, con la consapevolezza che ciò che l’autore descrive, o narra, appartiene in parte anche a lui, perché rievoca una sua esperienza amorosa, o esistenziale, e lo avvicina al testo permettendogli di appropriarsene, almeno in qualche sua parte, perché è come se, dalle parole scelte dallo scrittore per esprimere il proprio sentire, emergesse anche un piccolo anelito della sua anima. La collaborazione redazionale e la sinossi sono a cura di Serena Senesi.
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