“Triade Sicura”: 10 misure cautelari e 89 indagati. Parla Nigiotti su FB
Secondo l'indagine dei carabinieri "una rete di 18 professionisti falsificava la documentazione relativa a sinistri stradali per ottenere illeciti risarcimenti da parte delle compagnie assicurative". Tra gli indagati anche il cantautore labronico: "Sono rimasto coinvolto un anno fa in un brutto incidente stradale nel quale ho rischiato la vita. Confido di poter chiarire il prima possibile la mia posizione"
A Livorno, Empoli, Pontedera e Viareggio i carabinieri della Compagnia di Livorno e i colleghi delle altre città, su ordine della Procura di Livorno, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti di 10 persone a cui vengono contestati, unitamente ad altri 8 indagati in stato di libertà, i reati di “associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla istigazione alla corruzione di pubblici ufficiali nonché al fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”. A carico di due associati, unitamente ad un terzo indagato in stato di libertà, “sono stati configurati anche l’autoriciclaggio e la “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione dell’indagine chiamata Triade Sicura condotta dal NORM di Livorno e iniziata nel maggio 2019 nei confronti di un medico legale di Livorno. Le investigazioni, si legge nel comunicato inviato dall’Arma il 18 giugno, hanno consentito di prospettare la sussistenza di una collaudata rete di 18 professionisti, composta da 7 medici e 3 loro collaboratori, 6 avvocati, un fisioterapista ed un esperto informatico, che si occupava di falsificare la documentazione sanitaria ed informatica relativa a sinistri stradali, allo scopo di ottenere illeciti risarcimenti da parte delle compagnie assicurative. Sono 35 i sinistri stradali (foto principale tratta dal video dei carabinieri) per i quali, si legge ancora nel comunicato, l’associazione avrebbe chiesto ed ottenuto da importanti gruppi assicurativi risarcimenti di danni fisici, biologici ed esistenziali sovrastimati, per un valore complessivo di circa 650mila euro. Sono in corso accertamenti per ulteriori 6 sinistri in fase di liquidazione. A seguito di accertamenti patrimoniali, svolti in coordinamento con l’Aliquota della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria della stessa Procura della Repubblica di Livorno, a carico del principale indagato sono stati sequestrati quattro immobili e, con il supporto specialistico del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, numerose opere d’arte di diversi autori italiani contemporanei (foto tratta dal video dei carabinieri). Il valore dei beni in sequestro supera i 2 milioni di euro. A Livorno e nelle province di Pisa, Massa Carrara, Pistoia, Lucca, Firenze, Bologna e Milano sono state eseguite 79 perquisizioni. Oltre agli 8 associati sono state perquisite 71 persone coinvolte nei sinistri stradali che hanno consentito l’alterazione dei loro referti medici. Alle stesse è stata notificata l’”informazione di garanzia” per il reato di “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”. Complessivamente gli indagati sono 89, di cui:
– 2 destinatari della custodia cautelare in carcere: un medico legale – principale indagato – e la sua collaboratrice. Al medico è stata applicata anche l’interdizione dall’esercizio della professione;
– 3 destinatari della custodia cautelare degli arresti domiciliari: un medico psichiatra, la sua collaboratrice ed un esperto informatico. Al medico è stata applicata anche l’interdizione dall’esercizio della professione;
– 5 destinatari dell’interdizione dall’esercizio della professione: un medico legale, un medico ortopedico e tre avvocati.
Nel pomeriggio di giovedì 18 giugno, intorno alle 18, è lo stesso cantautore labronico Enrico Nigiotti che, con una nota affidata al suo ufficio stampa e inoltrata via e-mail alle redazioni dei media locali e nazionali, e tramite un post sulla sua pagina Facebook ufficiale rende noto di essere tra le persone indagate nell’indagine dei carabinieri. Ecco cosa ha scritto, testualmente, il cantante:
“Riguardo l’operazione “Triade Sicura”, che oltre me vede indagate altre persone con una serie di sinistri stradali, attualmente non sono a conoscenza degli atti di indagine avendo saputo solo il titolo di reato per il quale si sta procedendo. Io sono rimasto coinvolto un anno fa in un brutto incidente stradale nel quale ho rischiato la vita. Confido di poter chiarire il prima possibile la mia posizione ma, al momento, devo ancora ricostruire i fatti e recuperare i documenti relativi al risarcimento del danno derivante da quel sinistro. Ho piena fiducia nella magistratura e valuterò con il mio avvocato le iniziative da intraprendere a tutela della mia persona. Al momento posso solo dichiarare la mia estraneità a qualsiasi fatto di natura illecita, avendo sempre agito nel pieno rispetto della legge”.
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