Balneari in lutto. Addio a Marco, direttore dei Bagni Nettuno

Una vita passata sotto l’ombrellone, a tu per tu con i suo clienti dei Bagni Nettuno, con la canna da pesca in mano e con nel cuore un solo colore: l’amaranto. Ecco in sintesi chi era Marco Simi, scomparso all’età di 54 anni dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale per un problema legato al fegato che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca la mattina di giovedì 30 aprile. Marco era il gigante buono del suo stabilimento balneare che gestiva insieme alla mamma, al babbo e ad altri soci praticamente da sempre. “Ho conosciuto mio marito – spiega la signora Mary, madre di Marco – circa 60 anni fa. Marco, praticamente, è nato sui Bagni Nettuno dei quali era direttore. Abitiamo a cento metri dal cancello di ingresso, per Marco i Nettuno erano la sua vita. Stava in direzione e amava il contatto con i clienti dello stabilimento che reputava dei veri e propri amici”.

A testimonianza di questo lo striscione che i “Bimbi del Gabbione” hanno attaccato fuori dal cancello dello stabilimento appena appresa la notizia della sua morte. “Ciao Marco, il nostro Direttore”. Poche le parole scritte con uno spray nero su di un telo bianco, tanto il sentimento verso colui il quale era un punto di riferimento per molti.
“Le passioni di Marco erano tante – spiega la mamma al telefono – Amava la pesca ed era un vero e proprio campione. E’ stato per cinque anni nella nazionale italiana di surfcasting, la pesca da spiaggia. Prima di sposarsi e andare a vivere in Brasile con la moglie durante la stagione invernale, Marco era anche il titolare del negozio di pesca sul viale Italia Il Pellicano. Avevamo anche un club che si chiamava proprio con il nome del negozio e raggruppava gli amanti di questo hobby. Eravamo in tanti e ci divertivamo a passare i pomeriggi e le giornate insieme”.
Tra le altre passioni quelle per la maglia amaranto e per il Livorno Calcio di cui era abbonato e amava vedere le partite insieme al padre e al fratello. “Sabato 2 maggio – conclude la mamma – alle 10 del mattino ci sarà l’ultimo saluto per noi parenti stretti al cimitero dei Lupi”. Con Marco se ne va la faccia buona e genuina dell’amore più puro verso le tradizioni labroniche. Con Marco se ne va via un pezzo di Livorno e di salmastro.