Livorno-Cosenza 0-3, ancora un ko
Sconfitta senza attenuanti nella giornata che poteva riaprire la corsa alla salvezza, gli ospiti segnano tre volte nel primo tempo con Asencio (2) e Bruccini
di Simone Panizzi
Non c’è fine al peggio. Il Cosenza passeggia sulle macerie del Livorno e porta via tre punti fondamentali per i calabresi nella corsa salvezza (fotogallery in fondo all’articolo). La partita è nei fatti durata solo per i primi 45′, in cui gli amaranto hanno disputato una prova disarmante per mancanza di idee e di cattiveria agonistica nella giornata che poteva permettere al Livorno di rientrare in corsa per i playout.
Gli amaranto hanno lasciato il pallino del gioco sin dai primi minuti alla squadra dell’ex Pillon, che ha iniziato ad aumentare la pressione offensiva fino a trovare il meritato vantaggio al 30′ con Asencio (perso da Porcino su azione da palla inattiva), complice l’ennesima indecisione di Plizzari che respinge il tiro favorendo il tap in vincente.
Neanche il tempo di ripartire che il Cosenza raddoppia ancora con Asencio in rovesciata, dopo un incomprensione tra Luci e Silvestre che lasciano rimbalzare una palla vagante in area.
Rizzo avrebbe la chance per riaprirla, ma calcia su Perina. Sull’azione successiva (44′) Bruccini, sfuggito a Murilo, entra in area e fredda Plizzari per la terza volta. La gara termina nei fatti qui.
La ripresa, giocata a ritmi molto più lenti, è da ricordare per il rosso ad Agazzi per proteste, un legno per parte (Bogdan e Sciaudone) e alcune ripartenze sprecate da Baez che potevano valere il poker ospite.
Si chiude con l’ormai consueta contestazione, con la squadra invitata a presentarsi (senza successo) sotto la Curva Nord. Da registrare anche la contestazione al presidente Spinelli, presente in tribuna d’onore, attaccato con veemenza da alcuni tifosi.
IL TABELLINO
LIVORNO: Plizzari, Del Prato, Bogdan, Silvestre, Porcino, Agazzi, Luci, Marras, Rizzo (46′ Di Gennaro), Murilo (57′ Brignola), Braken (46′ Ferrari). A disposizione: Zima, Ricci, Boben, Awua, Morganella, Agardius, Rocca, Marsura, Simovic. All. Breda.
COSENZA: Perina, Casasola, Idda, Capela, D’Orazio, Bruccini, Kanoute (88′ Prezioso), Sciaudone, Carretta (90′ Schiavi), Asencio, Pierini (71′ Baez). A disposizione: Saracco, Quintero, Corsi, Lazaar, Broh, Bittante, Bahlouli, Machach, Sueva. All. Pillon.
Arbitro: Camplone di Pescara (assistenti Bercigli e Rossi, quarto uomo Minelli)
Reti: 30′ Asencio, 32′ Asencio, 44′ Bruccini
Note: ammonito Brignola (L), D’Orazio (C); espulso Agazzi (L); calci d’angolo 2-6, recupero 1’+3′; spettatori 4711.
di Simone Panizzi
Plizzari 4,5: respinta difettosa sul primo gol (ma si vede spuntare l’uomo a un metro). Sulle altre due reti può far poco, ma non regala mai sicurezza.
Del Prato 5,5: il Cosenza spinge forte dalla sua parte e ha poco aiuto dai compagni. Soffre ma non fa danni.
Bogdan 5,5: non ha gol sulla coscienza, ma soffre come tutta la difesa le sortite della squadra di Pillon.
Silvestre 5: prima rischia l’autogol, poi lascia rimbalzare in area la palla che Asencio in rovesciata trasforma in gol.
Porcino 4,5: si perde Asencio sul vantaggio ospite, non copre mai con efficacia la sua zona e davanti stenta a mettere dentro un cross.
Agazzi 4: rosso di frustrazione, che rischia di fargli saltare almeno un paio di partite. Culmine negativo di una prova comunque sotto tono.
Luci 4,5: c’è poco da festeggiare per la sua 300esima presenza in amaranto. Disputa una delle peggiori prove stagionali, piena di errori e insicurezze.
Marras 6: neanche lui riesce a lasciare il segno come vorrebbe. Un paio di buone iniziative, un’occasione sciupata davanti a Perina e poco altro.
Rizzo 4,5: un tempo da fantasma o quasi in cui gioca da fermo, ha il merito di fare l’unico tiro in porta dei primi 45′ (46′ Di Gennaro 6: entra in campo a risultato ormai compromesso, gioca dignitosamente la ripresa).
Murilo 4,5: non solo davanti non si vede mai, perde anche Bruccini sul terzo gol del Cosenza (57′ Brignola 5: ancora lontano da una forma accettabile, di lui si ricorda solo un giallo preso dopo 2′ dal suo ingresso).
Braken 4: litiga col pallone a ogni tocco, indisponendo più volte il pubblico. Fuori contesto (46′ Ferrari 5,5: ci vuol poco a far meglio di Braken, guadagna qualche fallo e scambia con Marras).
All. Breda 4: prestazione indecente nella giornata che poteva riaprire qualche spiraglio di salvezza, almeno attraverso i playout. Sbaglia scelte e rimedi in corsa.
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