Un argentino e due svedesi i nuovi acquisti
Insieme a Robin Simovic, attaccante che sfiora i due metri di altezza, e Matias Silvestre, difensore, è arrivato anche il terzino Viktor Agardius
E’ stata presentata la seconda mandata di acquisti del mercato di riparazione. Insieme all’ultimo ufficializzato Robin Simovic, attaccante che sfiora i due metri di altezza, e Matias Silvestre, arcigno difensore dalle già note esperienze in serie A, è arrivato anche il terzino Viktor Agardius. Introdotti dal direttore sportivo Vittorio Cozzella che ha sottolineato come nonostante siano arrivati in una situazione di emergenza siano rinforzi di qualità, i calciatori si sono presentati rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. A fine conferenza è stata poi presentata l’edizione speciale per i 105 anni del Livorno Calcio che sarà disponibile in edizione limitata anche nello store ufficiale e verrà indossata dai calciatori nella gara contro il Cosenza. Ecco la scheda tecnica dei nuovi arrivati.
Simovic: La classica punta centrale di peso e forza fisica. Arriva da un carriera oltreoceano tra le divisioni giapponesi dove, giocando con continuità, si è distinto anche sul fronte del gol. Arrivato in un campionato di tutt’altro livello, per lo svedese classe 1991 sarà l’occasione di dimostrare le sue qualità anche in Italia. “So perfettamente la situazione in cui ci troviamo, ma abbiamo ancora 45 punti da conquistare. Sono veramente contento, cercherò di contribuire con positività e gol” queste le sue prime parole.
Agardius: Terzino offensivo dotato di un buon piede mancino ed una discreta felicità. Ha praticamente giocato tutta la sua carriera nella serie A svedese dove ha fatto intravedere cose interessante. Arriva in un ruolo dove più che mai c’è bisogno di lavorare. “In Italia si lavora sì maggiormente sulle tattiche ma soprattutto nelle questioni extracalcistiche. Le difficoltà con la lingua? Il calcio è un linguaggio universale presto imparerò l’italiano ma non sarà un problema. Sono pronto per giocare”.
Silvestre: Non ci sono bisogno di presentazioni, lui è forte, davvero forte. Più di 300 presenze in serie A, un esordio da 7 in pagella nella gara contro il Pordenone, e tanta esperienza, soprattutto a livello mentale. Sì perché un difesa così tranquilla non si era mai visto senza lui in campo. Tattica e soprattutto Personalità. Nel gergo si chiamano “giocatori d’esperienza” i calciatori più in là con l’età ma lui, l’esperienza, se l’è guadagnata sul campo e si vede: “Diciamo che in tanti anni l’aver vissuto tantissime situazioni ed aver giocato tantissime partite han fatto sì la mia consapevolezza aumentasse sempre di più. Con gli anni si cresce, so di essere ancora un giocatore forte e sono pronto per trasmettere tutto ciò che so”. L’arrivo di Silvestre aiuterà Luci nel fare l’allenatore in campo, un leader che guidi la squadra ad evitare quei cali di concentrazione che spesso sono risultati fatali. “Mi devo prendere le mie responsabilità come dovranno fare gli altri. Posso sempre sicuramente migliorare, ma sono veramente carico e motivato per dimostrare quanto sia ancora un giocatore importante. Voglio mettermi in gioco e salvarmi con questa squadra che come dimostrato a Pordenone c’è e vuole vincere. Il derby? Ne ho sentito parlare, non sarà una partita come le altre”.
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