Venerdì i funerali di Stefano Ciurli

A distanza di oltre due settimane da quel tragico giorno in cui Stefano Ciurli si è spento a causa di un malore improvviso che se lo è portato via all’età di 63 anni è arrivato il nulla osta per i funerali in seguito agli esami autoptici. La salma del commerciante di piazza XX Settembre sarà esposta alla camera mortuaria a partire da giovedì 21 novembre alle 9 del mattino quando sarà possibile tributargli un ultimo abbraccio. I funerali sono in programma invece venerdì 22 novembre alle 15 nella cappella della camera mortuaria dell’ospedale di viale Alfieri. La salma sarà poi cremata e le ceneri restituite ai familiari. “Il suo desiderio – spiega il figlio Gabriele – era quello di ricongiungersi al mare. E così faremo. Con l’occasione voglio ringraziare davvero tutti quelli che ci sono stati vicini in questi giorni di angoscia e dolore. Un grazie davvero di cuore a tutti gli amici e ai nostri parenti che si sono stretti intorno a noi per questo lutto inaspettato. Un ringraziamento particolare poi va ai ragazzi della Curva Nord del Livorno Calcio, e in special modo a Bruno Rotelli, per lo striscione esposto durante il match contro la Juve Stabia dove con un semplice Ciao Stefano hanno voluto ricordare mio padre”.

Chi era Stefano Ciurli – Storico commerciante di piazza XX Settembre, titolare del mitico negozio di abbigliamento Playboy che da qualche anno a questa parte si era trasformato in Sucree, sempre all’interno di un fondo commerciale nella piazza. Aveva chiuso i battenti poco prima dell’estate per godersi la meritata pensione insieme alla moglie Carla che lavorava al suo fianco. Lui, che a 18 anni aveva alzato per la prima volta la saracinesca del suo negozio. Una vita al pubblico, tra sorrisi e vestiti. Una persona solare che non risparmiava buon umore e cordialità. Un commerciante “vecchio stampo” di quelli che fanno della cortesia e della disponibilità la sua arma vincente. Stefano aveva anche una passione fortissima che coltivava da tempo: la musica. Era lui infatti il bassista della band MK5, complesso che suonava in giro per i locali la musica degli anni ’70, quella che era rimasta nell’anima di Ciurli, da sempre.
Stefano lascia, oltre la moglie Carla, il figlio Gabriele, la nuora Selene e la nipotina Ginevra alla quale era legato particolarmente.