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1,2 milioni per i servizi della prima infanzia

Giovedì 26 Settembre 2019 — 09:51

Dalla Regione sostegno per 660mila euro per i 388 posti acquistati dal Comune nei nidi privati accreditati. L'azione congiunta consente di ridurre la lista di attesa che, ad oggi, è di 216 bambini

di Letizia D'Alessio

Da tempo i servizi per l’infanzia sono il fiore all’occhiello del Comune, tuttavia ogni anno non è possibile accogliere tutte le richieste che arrivano per l’inserimento negli asili nido. Negli anni l’amministrazione è riuscita a creare un servizio integrato tra pubblico e privato: 14 sono i nidi d’infanzia di cui è titolare il Comune (che offrono complessivamente 553 posti) e 13 sono i nidi privati accreditati che riservano al Comune, complessivamente, 388 posti. Si tratta in totale di 941 posti a cui si aggiungono 24 posti acquistati, nelle strutture private accreditate, della Fondazione Livorno tramite il proprio “progetto asili” finanziato per 130mila euro.

Per l’anno scolastico 2019-20, la vicesindaca con delega all’istruzione ed alle politiche educative, Monica Mannucci e Lilia Bottigli, responsabile del sistema integrato infanzia 0/6, hanno illustrato le azioni congiunte Regione Toscana e Comune di Livorno che sostengono l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia (fascia 0 e 3 anni). Per i 388 posti il Comune ha speso 1,2 milioni di euro, di questi 660mila euro sono stati erogati dalla Regione. “Apprezziamo lo sforzo che la Regione sta facendo – ha affermato Mannucci – per redistribuire le risorse. Questi fondi ci permettono di dare garanzia a persone altrimenti escluse e ci consentono di tagliare, almeno in parte, le liste di attesa che altrimenti sarebbero lunghissime”. L’azione congiunta Regione/Comune consente di ridurre la lista di attesa per i nidi che, ad oggi, è composta da 216 bambini e che generalmente nel corso dell’anno educativo si riduce del 50% circa. Non solo la Regione. anche dal Ministero dell’istruzione sono arrivati importanti fondi. La “Buona Scuola” per il 2019/20 ha assegnato al Comune 579.215 euro, soldi che daranno modo da una parte di acquisire 20 posti nelle scuole paritarie per la fascia 3 – 6 anni (15 nella scuola “Il Flauto Magico” e 5 nella scuola “Villa Liverani”) e dall’altra, con oltre 560mila euro, di coprire la riduzione delle rette dei nidi comunali e dei posti acquistati dal Comune nelle strutture private accreditate. La diminuzione delle rette andrà a favore maggiormente di quelle famiglie che fanno parte del cosiddetto ceto medio, quelli che hanno redditi molto bassi infatti godono già dell’esenzione. “Rispetto al passato è in crescita la domanda per il nido – ha concluso Bottigli – che si è ormai affermato non solo come servizio di sostegno al lavoro dei genitori, di aiuto alle famiglie ma anche di supporto alla crescita personale ed educativa del bambino. Con le risorse stanziate dal Comune e dalla Regione garantiamo un posto all’85% delle famiglie che ne fanno richiesta”.

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