Scenari di Quartiere, tocca a Mario Perrotta. Il programma completo
Domenica 8 settembre, alle 19 in piazza del Castello nel Quartiere di Antignano, Mario Perrotta presenterà “Italiani cincali”
Domenica 8 settembre, alle 19 in piazza del Castello nel Quartiere di Antignano, Mario Perrotta presenterà “Italiani cincali”, la nuova narrazione per il Festival Fondazione Teatro Goldoni e Comune di Livorno con la direzione artistica di Fabrizio Brandi ed il contributo dell’Associazione Quartieri Uniti.
Scritto da Nicola Bonazzi e lo stesso Perrotta, lo spettacolo – che è stato finalista ai Premi UBU categoria Migliore Drammaturgia – parlerà dell’emigrazione italiana nelle miniere di carbone del Belgio: pagine che saranno raccontate attraverso un’epopea popolare, fatta di uomini scambiati con sacchi di carbone, di paesi abitati solo da donne, di lettere cariche di invenzioni per non svelare le condizioni umilianti di quel lavoro, di mogli che rispondono a quelle lettere con le parole dettate dall’unico uomo rimasto in paese: il postino. È lui che racconta tutto quello che ha visto, sentito, letto e scritto. Racconta come può, come deve, ricostruendo uno spaccato violento e amaramente ironico di un Italia uscita dalla guerra e pronta ad affrontare il boom economico. È così che le sue storie, così apparentemente personali, ritraggono senza ipocrisia, uno dei capitoli più amari della nostra storia repubblicana.
“Cìncali cioè: zingari! – dice Perrotta – Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera. Tutto ciò che narro è basato su fatti realmente accaduti e su rielaborazioni personali degli stessi, che sono anch’esse fatti concreti, se è vero che ognuno di noi non è solo ciò che ha fatto ma, soprattutto, come lo ha vissuto…”
Mario Perrotta è nato a Lecce nel 1970; per la sua carriera di autore ed attore ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui gli UBU (come miglior progetto artistico e organizzativo, come Miglior attore protagonista), Premio Internazionale “Pugliesi nel mondo”, Premio Hystrio-Twister come miglior spettacolo dell’anno, Premio della Critica/Associazione Nazionale Critici di Teatro, Premio Città del diario, ecc.
Alle ore 17.30, nei pressi del palco in piazza Castello, la guida turistica livornese Fabrizio Ottone accompagnerà gli interessati alla conoscenza del quartiere di Antignano. L’iniziativa (gratuita e della durata di un’ora) è organizzata dalla Fondazione Goldoni in collaborazione con l’Associazione Quartieri Uniti Livorno.
Il programma completo:
Sabato 7 settembre: ad aprire le danze sarà Bobo Rondelli in via Filippo Turati (Quartiere Shangai) che darà voce a un racconto autobiografico tra canzoni e narrazione ispirati al suo libro “Cos’hai da guardare?”.
Domenica 8 settembre: in piazza del Castello (quartiere Antignano) si esibirà Mario Perrotta con “Italiani Cincali”, il drammatico racconto degli immigrati italiani che raggiungono il Belgio per lavorare nelle miniere di carbone.
Giovedì 12 settembre: Oscar De Summa in via Fortunato Garzelli (Collinaia) racconterà la storia di un ragazzo che si oppone all’asfissia e alla noia di giorni tutti uguali nella provincia di Brindisi, con lo spettacolo “Diario di provincia“.
Venerdì 13 settembre: allo Scoglio della Regina (S. Jacopo) ci sarà “Dobbiamo un gallo ad Asclepio”, monologo sull’origine della filosofia, di e con Roberto Mercadini.
Sabato 14 settembre: in piazza Magenta, ispirato all’omonimo romanzo di Ignazio Silone andrà in scena “Fontamara”. Adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini, sarà uno spettacolo sinfonico a 5 voci. Sul palco: Angie Cabrera, Stefania Evandro, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Giacomo Vallozza. Gli attori danno voce a un mondo, a un paese e ai suoi abitanti, la storia di Fontamara, dei Fontamaresi, dei pregiudizi, della vergogna e delle violenza sui più deboli.
Domenica 15 settembre: in piazza XX Settembre Juan Martin Guevara, fratello di Ernesto “Che” Guevara, sarà protagonista di un’intervista condotta da Antonio Cervi ed Eva Giovannini con lettura dei brani più significativi tratti dal libro “Il Che, mio fratello”, racconto intimo e familiare. Voce narrante: Fabrizio Brandi.
Venerdì 20 settembre: in piazza Gavi (Borgo dei Cappuccini) va in scena “Amore e Psiche” con Daria Paoletta, tratto da “Amore e Psiche” di Apuleio. Una storia che racconta l’amore travagliato del Dio Amore e della mortale Psiche rivisitata in chiave ironica.
Sabato 21 settembre: Michele Crestacci presenterà in piazza Cavallotti il suo “Felice” realizzato insieme ad Alessandro Brucioni. Il racconto di una delle più suggestive piazze livornesi, quella in cui si svolge il mercato a Livorno, le voci, il cibo, i banchi e poi l’apertura e i primi supermercati, i parcheggi a pagamento, l’arrivo dell’Euro e la vita del mercato che cambia.
A chiudere la rassegna, domenica 22 settembre, sarà Giobbe Covatta con “La Divina Commediola” a Villa Fabbricotti, un racconto ironico sulla condizione dei diritti dei minori.
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