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Stella di Bronzo del Coni all’Accademia della Scherma

Lunedì 5 Agosto 2019 — 17:27

Premiata la società schermistica madre di tanti campioni come Lari, Luperi e Paroli e che ha avuto la forza di rialzarsi dopo il disastro dell'alluvione

“Sono stati anni appassionanti quelli che mi hanno vista impegnata a timonare questa realtà sportiva”.  Con queste parole il presidente Jennyfer Cerrai ha annunciato, attraverso il suo profilo Instagram, il conferimento da parte del Coni della Stella di Bronzo al merito sportivo alla sua Accademia della Scherma Livorno che, con successo e soddisfazione, presiede dal giorno della sua fondazione nel 2010. Cerrai, intervistata dalla nostra redazione ha poi proseguito sulla scia dell’entusiasmo. “Di certo non sono mancate le soddisfazioni – ha spiegato la numero uno dell’Accademia – che, grazie al lavoro dei nostri formidabili tecnici e dei nostri atleti, nel corso degli anni, mi hanno onorata di rappresentare un club tanto giovane ma già capace di esprimere un livello tanto importante”.
Cerrai non ha trascurato di rammentare anche i momenti difficili. “Non sono mancate neanche le molte preoccupazioni a cui di volta in volta insieme al mio direttivo ci siamo trovati a fronteggiare – spiega a QuiLivorno.it – Già quando assunsi questa responsabilità arrivando alla scherma in virtù della relazione con Marco (Vannini, ndr), sapevo che avrei dovuto iniziare a conciliare il nostro rapporto, che fino a quel momento era stato solo d’amore, con una nuova dimensione dello stesso che di lì a poco sarebbe sfociata anche nella sfera professionale, che per noi rappresentava un’incognita assoluta. Devo ammettere che entrambi siamo stati molto bravi e intelligenti nel riuscire a trovare un nuovo equilibrio famigliare e questa cosa, non facile da riuscire ad avviare, penso abbia poi rappresentato la base sulla quale abbiamo potuto risolvere i tanti problemi che ci sono stati per garantire una certa continuità didattica. Mi riferisco agli aspetti logistici in primis poiché per i sei anni trascorsi all’interno del Modigliani Forum abbiamo dovuto smontare e allestire la nostra sala quasi tutti i weekend. Poi, arrivati in Collinaia dopo tanti sacrifici, come tutti sapete siamo stati colpiti duramente dall’alluvione e la fatica compiuta per rialzarci e ritrovare una certa serenità è stata enorme”.
E un occhio giustamente al presente e al futuro. “Oggi possiamo contare su una situazione ripristinata al meglio e forse anche più efficiente di quella che potevamo auspicare prima di trasferirci – continua Cerrai – perché nel frattempo abbiamo anche vinto il bando per l’assegnazione della sala che adesso fino al 2024 sarà sotto la nostra gestione e questo rappresenta un’ottima condizione di serenità per provare ad implementare e migliorare i nostri servizi. L’Accademia che presiedo è una società attenta ai contenuti, ha un occhio sempre rivolto al sociale, mira alla diffusione della pratica della scherma e lavora per rendere ai suoi soci piccoli e grandi giovamento sul piano del benessere psicofisico”.
E uno sguardo all’eccellenza. “Poi ci sono anche i campioni sì, ma quelli non li coltiviamo come i pomodori, quelli sono rari ma quando ne arriva qualcuno non sento alcuna pressione nel gestire la società diversamente da come abbiamo sempre fatto – spiega Cerrai – Avere professionisti di altissimo livello non ci fa cambiare filosofia, sappiamo che possiamo offrire loro tutte le competenze necessarie. Per un periodo anche Andrea Cassarà, allora numero uno del mondo, è stato dei nostri, prima di tornare a fare base nella sua Brescia. Sono cresciuti con noi Edoardo Luperi, Alessandro Paroli, Tommaso Lari, Olga Calissi, Martino Seravalli e negli anni siamo diventati un punto di raccordo fisso per decine e decine di atleti stranieri provenienti da ogni parte del mondo che durante la stagione fanno dell’Accademia il loro quartier generale”.
Infine il pensiero torna sulla Stella di Bronzo. “Sono orgogliosa di questa onorificenza del Coni che solitamente si attribuisce solo dopo 20 anni di attività, considerando che noi non abbiamo ancora spento la decima candelina. Ringrazio profondamente il presidente del Coni Giovanni Malagò che quando venne a conoscerci seppe spendere per noi parole commoventi. Ringrazio inoltre il presidente del Coni Toscana Toti Sanzo e Giovanni Giannone per la sede provinciale di Livorno. Ringrazio i nostri soci, le loro famiglie, il mio Direttivo, i tecnici e tutti gli addetti ai lavori dell’Accademia che in meno di nove anni hanno saputo costruire qualcosa di solido e molto importante per lo sport livornese”.

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