Picchetto, ricollocate 72 persone

In base agli accordi sottoscritti con la Prefettura e i vertici delle forze dell’ordine in sede di Cosp, i servizi sociali del Comune di Livorno insieme all’ufficio casa hanno avuto l’incarico di organizzare l’accoglienza e la sistemazione delle famiglie sgomberate dal palazzo del Picchetto (clicca qui), l’immobile di piazza Guerrazzi di proprietà demaniale, occupato abusivamente da anni. Dopo un attento lavoro di ricognizione e una serie di incontri con gli occupanti che si sono svolti nei mesi scorsi, gli operatori del servizio sociale hanno allestito un gazebo all’esterno del palazzo e hanno preso in carico le persone mano a mano che lasciavano l’immobile, indirizzandole verso le sistemazioni temporanee. Il Comune ha previsto due livelli di protezione in base al grado di fragilità sociale degli occupanti e disposto due tipologie di sistemazioni alternative. Rispetto alle 91 persone identificate durante le operazioni di sgombero dalle forze dell’ordine, i servizi sociali comunali hanno preso in carico 72 persone in tutto (20 nuclei familiari), di cui 29 minori e 3 portatori di handicap. Di queste famiglie, sei hanno già inoltrato nei mesi scorsi domanda per entrare nelle graduatorie dell’emergenza abitativa.

Livello 1 – Per trenta giorni otto famiglie, 28 persone in tutto, tra cui 11 minori verranno ospitate a spese del comune nei locali della Misericordia di via Verdi e avranno a disposizione colazione, pranzo e cena. Si tratta di 7 nuclei familiari con minori, residenti a Livorno e in situazione di forte fragilità sociale, a cui si aggiunge una coppia con uno dei due componenti affetto da sclerosi multipla.

Livello 2 – Le altre 12 famiglie, per un totale di 44 persone di cui 18 minori e due portatori di handicap, verranno ospitate fino al 19 maggio compreso in alcuni alberghi della città con i quali sono state sottoscritte apposite convenzioni. Il Comune, oltre all’alloggio, provvederà a garantire colazione e cena a queste famiglie.