Il fioretto del Fides torna nell’Olimpo della scherma italiana: è serie A1

Il fioretto maschile del Fides torna prepotentemente in serie A1, nell’Olimpo della scherma italiana, tra i migliori club dello Stivale. E lo fa con carattere e tecnica, prerogativa delle pedane di via Allende, strappando un argento a Reggio Emilia nel campionato italiano di serie A2.
Una gara che vedeva schierate squadre molto forti e quotate di tutto il panorama italiano. Il Fides dopo aver dominato la fase a gironi vince con Monza, Navacchio e Treviso e vola in finale contro Milano. Squadra che vedeva schierato anche Martino Minuto, atleta molto forte che gareggia per la Turchia, allenato da un certo Andrea Baldini…
I ragazzi amaranto (Tommaso e Giulio Lombardi, Pippo Marchi ed Elia Sardelli) hanno comunque venduto cara la pelle perdendo di misura (45-39). Una giornata veramente trionfale per questi quattro giovanissimi atleti riusciti ad entrare di nuovo a far parte nei top club italiani. “E’ un risultato che mi inorgoglisce moltissimo e che dedico a tutti i ragazzi e ragazze che hanno reso possibile questo bellissimo traguardo – ha detto il maestro Beppe Pierucci a caldo -perché in pedana erano in quattro, ma quei quattro ci sono arrivati grazie al lavoro di tutti, anche di quelli che erano a casa a tifare per noi”.
Una grandissima prova anche per le ragazze. Nel fioretto femminile il Fides schierava solo tre atlete (la venezuelana Anabella Acurero purtroppo non ha potuto partecipare in quanto era in Sudamerica per motivi burocratici), tutte giovanissime (anno 2004). In pedana ecco Karen Biasco e Beatrice Prusciano assieme a Francesca Romanelli, quest’ultima colpita per molti mesi da un serio infortunio al ginocchio. Nonostante la giovanissima età, le leonesse del Fides sono riuscite a mantenere la categoria, rischiando addirittura di andare a fare i play off. “Sono sicuro –  ha chiosato Pierucci – che anche la squadra femminile presto potrà salire in serie A1. Le qualità ci sono tutte, oltre alla forte unione ed il grande cuore che ci caratterizza sempre. Uno special thanks oltre ai già citati atleti a tutto lo staff tecnico tra cui Roberto Bellucci, ai genitori, parte importante della macchina anche se a volte vanno saputi educare, al professor Franco Fabbri  e il grande mental coach Angelo Carnemolla“.