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Livorno, 2-2 a Foggia tra speranza e rimpianti

Lunedì 22 Aprile 2019 — 23:44

Partita thriller: padroni di casa avanti due a zero, gli amaranto rimontano con una doppietta di Gori. Nel finale Zima para un rigore, poi Giannetti sbaglia a sua volta dagli undici metri

di Simone Panizzi

A fine primo tempo il destino del Livorno sembrava quasi scritto. Sotto di due reti a Foggia (autogol di Di Gennaro in avvio e botta ravvicinata di Kragl), con i rossoneri padroni del campo e gli amaranto completamente in bambola in uno stadio simile una bolgia. Il risultato finale invece lascia più di un rimpianto per Diamanti e compagni, visto quel che è successo. Breda dopo aver presentato una squadra sin troppo pavida decide di giocarsi il tutto per tutto (e probabilmente anche la sua panchina) mettendo dentro prima Murilo, quindi Gori. E proprio l’ex di giornata, arrivato in prestito a gennaio dalla Fiorentina, nel giro di otto minuti tra il 68′ e il 76′ trova la doppietta del pari (girata di sinistro e colpo di testa). Il finale è da infarto: prima l’arbitro Fourneau si inventa un rigore per il Foggia per un contatto apparso leggerissimo tra Luci e Raniero, ma Zima fa il miracolo e respinge il penalty di Mazzeo. Nel recupero altro rigore, stavolta per il Livorno, ma il neo entrato Giannetti (aveva sostituito Diamanti da una manciata di minuti) si fa parare il rigore da Leali, mancando anche la respinta.
Il punto ottenuto in Puglia ha un sapore dolce e amaro allo stesso tempo: da un lato il Livorno rimane avanti al Foggia negli scontri diretti (al momento sarebbe quartultimo e ai playout), e per come si era messa la partita è un mezzo miracolo. Dall’altro lato la consapevolezza di aver fallito una grande occasione per affossare forse definitivamente una diretta concorrente.

IL TABELLINO

FOGGIA: Leali, Loiacono, Billong, Ranieri, Cicerelli (79′ Deli), Gerbo, Greco, Busellato (72′ Agnelli), Kragl, Mazzeo, Matarese (67′ Iemmello). A disp. Di Stasio, Noppert, Arena, Zambelli, Ngawa, Galano, Chiaretti, Boldor, Sonnini. All. Grassadonia.
LIVORNO: Zima, Gonnelli, Di Gennaro, Boben, Kupisz, Luci, Agazzi, Eguelfi, Rocca (46′ Murilo), Diamanti (88′ Giannetti), Raicevic (63′ Gori). A disp. Crosta, Baiocco, Dainelli, Gasbarro, Fazzi, Soumaoro, Salzano, Albertazzi, Canessa. All, Breda.
Arbitro: Fourneau di Roma (assistenti Robilotta e Maccadino)
Reti: 7′ Di Gennaro aut., 39′ Kragl, 68′ Gori, 76′ Gori
Note: ammoniti Kragl (F), Gerbo (F), Agnelli (F), Rocca (L), Agazzi (L), Murilo (L), Di Gennaro (L); espulso Billong (F); calci d’angolo 6-5; recupero 0’+6′.

LE PAGELLE (di Simone Panizzi)

Zima 8: dopo l’autogol di Di Gennaro capisce di potersi fidare solo delle sue mani. Para il parabile, a anche qualcosa di più, come il rigore di Mazzeo.
Gonnelli 6,5: dalle sue parti il Foggia non passa, esce anche diverse volte in anticipo in bello stile.
Di Gennaro 5: inizio shock, una deviazione sfortunata ma decisiva. Incespica più volte, non dà spesso sensazione di sicurezza.
Boben 5,5: cincischia troppo nel rinvio, finendo per innescare l’azione del raddoppio del Foggia. Sull’uomo invece concede poco.
Kupisz 5: non è un esterno a tutta fascia e si vede. Troppo molle su Cicerelli, sbaglia poi la marcatura lasciando solo in area Kragl.
Luci 6,5: il contatto da rigore non c’è, Raniero sembra sul trampolino dei Fiume più che su un campo da calcio. Tiene duro quando la squadra non gira, dispensa calma quando in fiducia.
Agazzi 6,5: partita di sacrificio nel suo vecchio stadio, il Foggia in mezzo è in superiorità e deve sdoppiarsi tra tagli e coperture.
Eguelfi 5,5: insufficienza leggera, perché quando Gerbo attacca lui fatica. Però si prende qualche buona iniziativa a sinistra.
Rocca 5: troppo leggero per giocare in appoggio alla punta, non regge l’urto fisicamente (46′ Murilo 6: si mangia subito un gol quasi fatto, però coi suoi movimenti incrina le certezze della difesa di casa).
Diamanti 6,5: per un tempo predica nel deserto, perché i suoi compagni davanti latitano. Meglio con le due punte, sono suoi i due assist per Gori (88′ Giannetti 4,5: sarà anche il rigorista designato quando manca Diamanti, ma con 3’ di partita sulle gambe poteva anche lasciarlo a un compagno. Errore pesante, con la speranza che non costi qualcosa di più di 2 punti).
Raicevic 5: di lui si ricorda una girata a metà primo tempo e poco altro (63′ Gori 8: entra e trasforma in oro tutto quel che tocca nello stadio dove ha giocato – poco – fino a gennaio. Girata al volo e colpo di testa vincenti che valgono un punto).
All. Breda 6: la media tra un primo tempo da 4 e una ripresa da 8, in cui indovina le mosse. Unico appunto: era proprio il caso di togliere Diamanti per mettere Giannetti?

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