A Porta a Mare un’esposizione di cimeli risorgimentali
Fino al 26 maggio Palazzo Orlando (via Gaetano d'Alesio, 6) ospita la mostra ad ingresso libero intitolata "Garibaldi. Livorno. L’Indipendenza. La famiglia Sgarallino" con fotografie, cimeli, armi e documenti tramandati di generazione in generazione
Dalle 17 del 13 aprile al 26 maggio le ampie sale di Palazzo Orlando (via Gaetano d’Alesio, 6) ospiteranno la mostra ad ingresso libero intitolata “Garibaldi. Livorno. L’Indipendenza. La famiglia Sgarallino“. L’evento – realizzato grazie alla collaborazione con il Comitato Livornese Valori Risorgimentali, l’Istituto di Storia del Risorgimento Italiano e il Coordinamento Toscano dei Comitati del Risorgimento – ha il patrocinio della Regione Toscana, del Consiglio Regionale della Toscana, della Provincia e del Comune di Livorno ed è curato dall’art director Alessandro Schiavetti ed è promosso dall’associazione culturale “Il Salottino dei Ricordi” di cui è presidente Michela Sgarallino, pronipote dei tre fratelli Andrea, Jacopo e Pasquale. La diretta discendente ha messo a disposizione il materiale tramandato di generazione in generazione per la mostra, che ha l’obiettivo di far rivivere l’atmosfera del Risorgimento: fotografie, cimeli, armi e documenti. L’idea nasce in occasione della commemorazione del 170esimo anniversario della Difesa di Livorno del 10 e 11 maggio 2019: un episodio della storia risorgimentale italiana del 1849 che vide la conquista e il sacco della città da parte dell’esercito austriaco, maggiore in numero e in artiglierie. Verrà fornita una vetrina inedita alle realtà che si dedicano allo studio e alla valorizzazione della Toscana risorgimentale. Livorno è legata all’impresa dei Mille garibaldina: molti volontari livornesi vi parteciparono. Tra questi, i fratelli Andrea, Pasquale e Jacopo Sgarallino. La famiglia livornese rimase molto legata al generale Giuseppe Garibaldi ed il segno tangibile di questa amicizia è da ricercare nella ricca corrispondenza epistolare che ci fu tra le due parti.
Gli esperti definiscono questa esposizione come una tra le più vaste e complete raccolte garibaldine nel mondo, proprio per la cura e la ricchezza della documentazione, eppure ad oggi non si riesce a trovare una sede permanente in cui posizionare tutti questi cimeli di cui portiamo alcuni esempi: l’anello d’oro con la scheggia d’osso estratta dalla gamba di Garibaldi dopo il trasferimento in Aspromonte, il berretto garibaldino di Andrea Sgarallino, la sciabola appartenuta a Giuseppe Garibaldi, le camice rosse di Jacopo e Andrea Sgarallino e molto altro ancora. “Ringrazio la società Porta Medicea – dice Michela Sgarallino – che ci ha messo a disposizione queste sale e a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo evento. Spero sia un’occasione per stimolare chi di dovere a trovare la giusta sede permanente. Mi sto attivando autonomamente ed a mie spese ma spesso e volentieri le location che mi vengono proposte non sono idonee. Sarebbe opportuna la presenza di una sala studio per permettere ai ragazzi di fare ricerche. Sarebbe un dono per i livornesi ma non solo: Garibaldi è un personaggio conosciuto da tutti, è l’eroe dei due mondi. Dal punto di vista turistico si potrebbero attirare numerosi croceristi. Nel frattempo sono arrivate richieste per organizzare la mostra anche a Firenze e Roma”. “La collezione è ricca di cimeli – afferma l’Ammiraglio Luigi Donolo, presidente del Comitato Livornese per i valori risorgimentali – E’ importante trasmettere queste conoscenze anche ai più giovani e trovo che questa sia una soluzione ottimale. A livello di Comitato non possiamo che appoggiare le iniziative di Michela, grande collezionista. L’abbiamo aiutata con le didascalie e la supportiamo nei lavori di ricerca. Adesso manca un ambiente ad hoc in grado di ospitare tutto questo”. “Ho conosciuto Michela nel 2011 – conclude Alessandro Schiavetti di ACS Art Center, archeologo, storico e curatore della mostra – Finalmente siamo riusciti ad organizzare questo importante progetto. Amo curare mostre sulla storia della mia città, è un motore propulsivo fortissimo. Ci saranno diverse sezioni, tra cui una dedicata al rapporto, militare e non solo, tra Garibaldi e gli Sgarallino ed una sui livornesi che hanno preso parte alla spedizione dei Mille. Ho studiato a fondo il periodo storico, mi sono provato a mettere nei panni dei cittadini che durante l’assedio si videro braccati dagli austriaci e trovo agghiacciante che non ci sia un museo apposito su questa importante tematica e che troppo spesso i nomi dei volontari livornesi siano taciuti e non siano oggetto di studio a scuola”. Dalle 17 del 13 aprile saranno presenti i soci delle Associazioni Historica Lucense di Lucca, ex Cinema Aurora e Aper Labronicus che indosseranno abiti storici risorgimentali. Inoltre sarà presente la Fanfara dell’Accademia Navale.
Orari di apertura: dal 13 aprile al 26 maggio tutti i giorni dalle ore 17 alle ore 20 e su prenotazione dalle 10 alle 13.
Ingresso gratuito.
Per informazioni: 339159342, [email protected].
Un plastico sull’Assedio di Livorno del 1849 – L’Ammiraglio Luigi Donolo, nel corso della presentazione della mostra, ha annunciato l’arrivo di un plastico in bronzo raffigurante la città di Livorno il 10 e l’11 maggio 1849, giornate dell’Assedio di Livorno. E’ in fase di realizzazione a Pietrasanta, misurerà 5 metri per 3 metri. Ci sarà anche un frontone in bronzo posto alle spalle che descrive gli avvenimenti che accaddero in quei due giorni, frutto di numerose ricerche fatte in collaborazione con l’Archivio di Stato di Livorno. Una versione in legno, dipinta, verrà consegnata al Comitato del Palio Marinaro che lo esporrà nella nuova sede. Al momento è ignota la collocazione del plastico in bronzo.
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