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Cittadini in Comune, in lista ecco la mamma sportiva Selena Stagi

Sabato 6 Aprile 2019 — 17:30

Collesalvetti. Conosciamo un nuovo candidato della Lista Civica Indipendente Cittadini in Comune per Collesalvetti, guidata da Enrico frontini e con Emanuele Marcis candidato sindaco

Collesalvetti. Conosciamo un nuovo candidato della Lista Civica Indipendente Cittadini in Comune per Collesalvetti, guidata da Enrico frontini e con Emanuele Marcis candidato sindaco.

Parliamo con la nugolese Selena Stagi, mamma e appassionata sport, settore in cui si è anche costruita una professione.

Selena, cosa ti ha portato a scegliere Nugola come residenza della tua famiglia?
“Sono sempre stata attratta dalla vita di campagna, i miei genitori mi hanno sempre insegnato che tra i valori più importanti della vita c’è il rispetto per l’ambiente e di tutte le forme di vita che ne fanno parte, per questo anche nello sport ho sempre cercato di esplorare percorsi in natura. Ad esempio il mio percorso preferito era partire da Livorno con la mia bicicletta da corsa e arrivare a Nugola, adoravo percorrere via della Cerreta in gran velocità e piano piano è diventato un percorso abituale per me, allungavo le strade per andare a Pisa pur di passare di là. Ho capito che quella doveva esser casa mia e cosi 10 anni fa esattamente a Maggio ho comprato casa e dopo il matrimonio è arrivato il mio primo figlio, perciò ho potuto esplorare in tutti gli angoli Nugola e tutte le frazioni adiacenti, con il corso preparato ho avuto fortuna di conoscere diverse amiche di diverse frazioni e là ho incontrato la prima difficoltà”.

Di quali difficoltà parli in particolare?
“Ognuna di noi in questo delicato momento della vita aveva voglia d’incontrarsi per condividere e per fare amicizia perché già in gravidanza si ha questa necessità di cominciare a progettare un percorso della vita familiare che verrà. La percezione di tutte era che oltre al parco altri posti di aggregazione non ve ne fossero. Il consultorio nel corso del 2011 era già in fase di cambiamento e noi nel post-parto abbiamo vissuto un momento di aggregazione che purtroppo è durato poco dato che il servizio ad un certo punto si conclude”.

E cosa hai deciso di fare per porre rimedio a questa situazione?
“La mia necessità di fare attività fisica ha scatenato in me la voglia di riprendere i miei studi di Personal Trainer tralasciati nel periodo della nascita del mio primo figlio ed ecco che trovo un percorso di accompagnamento alla nascita pre e post parto e da li è partito tutto il mio percorso lavorativo che ho legato ad ogni mia passione. Lo scopo primario di tutto ciò era portare la mia esperienza, abbattere certi tipi di tabù nell’ambito della sfera materno infantile e poi cercare il più possibile di ridurre le distanze tra le frazioni. Il primo evento organizzato presso la pista “Ivo Mancini” per la festa della mamma era un modo per lanciare un occasione di aggregazione sportiva per le mamme e non solo diciamo aperto alle famiglie e l’intenzione di creare un evento ricorrente ogni anno simbolo di questa festa nel nostro territorio colligiano”.

Cosa ti ha spinto ad impegnarti con il gruppo Cittadini in Comune per Collesalvetti?
“Io come credo di aver fatto capire mi sento colligiana, cittadina di Collesalvetti a suo tempo ho dimostrato bussando a tutte le porte di ogni associazione del comune per far conoscere le mie discipline e chiedere uno spazio, ho bussato anche in comune cosi come suggeritomi dall’associazione di cui facevo parte e del quale avevo ruolo su Collesalvetti come centro associato e cosi come era prassi fare in tutti i comuni italiani. Tutto ciò mi ha fatto lottare, sperare e credere che sarebbero cambiate le cose finché con l’esperienza e gli studi successivi arrivano anche le idee di progettazione. Credo che un comune debba avere un’idea ben chiara dello SPORT e decisamente diversa sulla collaborazione con i distretti sanitari, con le associazioni sportive e successivamente all’interno della scuola”.

Quali sono i cambiamenti che attueresti nell’ambito sportivo?
“Lo sport è necessità vitale, è salute quindi è benessere psicologico perciò il primo cambiamento deve partire in collaborazione con il distretto sanitario, all’interno di quelle che sono nel nostro programma i miglioramenti delle “Case della Salute” che non debbano essere solo studi medici ma bensì luoghi d’incontro e consapevolezza per tutte le fasce di età con a disposizione figure professionali che collaborano incentivando l’attività fisica idonea. Già a partire dalle gestanti che oggi soffrono sempre più di diabete gestazionale e vengono mandate nei distretti di Livorno, quest’ultime di solito sbandate non sanno esattamente che tipo di attività possono fare. La problematica aumenta dopo il parto dove la donna si trova ad affrontare un momento difficile e necessita di attività e di incontri di aggregazione a misura di neonato. Queste sono le nuove famiglie che nascono e crescono nel comune e sono le stesse che poi mandano i figli alle scuole del comune. Posso dire con esperienza che molte famiglie specie quelle che abitano nelle più piccole frazioni collinari come Castell’Anselmo o Parrana o Colognole spesso decidono di portare i propri figli a scuola nelle città vicine dove magari vanno per lavoro”.

Cosa faresti per migliorare i servizi scolastici e incentivare le famiglie a vivere di più il territorio dove abitano?
“In questo caso il comune può implementare ad esempio servizi legati allo sport incentivando ogni anno i bambini fin dall’inizio della scuola a conoscere le varie realtà associative sul territorio, mettendo a disposizione un pulmino che possa magari percorrere la strada verso una palestra idonea per svolgere un attività sportiva come orario tra le discipline scolastiche e non come un progetto esterno approvato per pochi mesi nell’anno; può creare eventi annuali territoriali includendo le scuole e le famiglie. Un altro aspetto importante per le famiglie del territorio potrebbero essere appunto gli spazi di condivisione sportiva all’aria aperta come la pista ciclabile che noi abbiamo inserito nel nostro programma inizialmente con l’idea di unire le frazioni da un percorso praticabile a piedi incentivando attività per tutte le età ma l’idea sarebbe magari d’inserire nel contesto anche delle strutture ginniche per la pratica dello sport all’aperto”.

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