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“Pisa” al posto di “Livorno”: sfregiato il murale. “La colpa? Non degli ultras pisani”

Sabato 6 Aprile 2019 — 12:00

Bruno Rotelli, l'ideatore e promotore della serie di murales facenti parte del progetto "Appartenenza Labornica", è sicuro: "Non sono stati i gruppi ultras nerazzurri. Credo sia più opera di una ragazzata, ma sistemeremo presto tutto"

di Giacomo Niccolini

Uno sfregio inaspettato sul murale targato “Appartenenza Labronica” che da oltre un anno campeggia fiero in viale Ippolito Nievo. Una croce nera come a cancellare la parola “Livorno” all’interno della frase “Livorno è la mia città”, e la scritta in piccolo sopra, a mo’ di correzione scolastica, che non lascia spazio alla fantasia: “Pisa”.
Il tutto è accaduto nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 aprile. Un danneggiamento a uno dei tre murales commissionati da Bruno Rotelli ad alcuni giovani artisti labronici, e non, che da qualche tempo a questa parte hanno colorato alcune pareti della nostra città tra cui quello dedicato al Palio Marinaro in via dei Pensieri e quello dedicato al cacciucco, al cinque e cinque e al ponce in via Mastacchi.
“Sono molto amareggiato di quanto è accaduto – ha commentato Rotelli contattato al telefono da Quilivorno.it – Sinceramente non mi sarei mai aspettato un gesto del genere. Chi penso possa essere stato? La colpa secondo me non è da attribuire assolutamente ai gruppi ultras pisani. A parti invertite non lo avrei mai fatto. C’è rispetto per un’ideologia, per i valori che esprime quella scritta, per il lavoro e per i soldi spesi. Per me gli ultras nerazzurri non c’entrano niente. Ho già contattato stamani (sabato 6 aprile, ndr) alcuni di loro che hanno confermato quanto pensavo: non avrebbero mai commesso un gesto simile per rispetto. La vedo più come una ragazzata di qualche bimbetto che magari ritornava da ballare la sera e si è fermato per fare questo sfregio. Un gesto da condannare ma che non ci fermerà di sicuro”.
Rotelli infatti, come aveva già annunciato, ha già in programma altri murales da dedicare alla sua città attinenti al progetto “Appartenenza Labronica”.
“Il prossimo che faremo a breve è sull’alluvione – continua Rotelli – E per quanto riguarda questo in viale Ippolito Nievo lo sistemeremo a breve. Era già in programma una sistemata. Adesso a maggior ragione. Aspettiamo che il sole asciughi bene il muro e poi ripartiamo. Dispiace perché sono cose dispendiose, sia da un punto di vista economico che di energie e di tempo. Quello che chiedo a tutti i livornesi, una volta che lo sistemeremo, è che siano loro stessi a vigilare sull’integrità di questo dipinto che è un valore aggiunto per la città. Che sorveglino il murale giorno e notte, chiunque si senta responsabile della sua integrità”.

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