A fuoco il luna park. Il racconto: “Un boato nella notte, poi la disperazione”

Ha la faccia sporca di fuliggine e di disperazione Valter De Bianchi, storico titolare del luna park che da oltre 45 anni porta regolarmente tutte le stagioni qui nella nostra città. Una domenica con il cuore pesante per lui e per tutta la sua famiglia che nella notte tra sabato 23 e domenica 24 marzo è stata svegliata dal grande incendio che ha interessato le loro giostre, presenti a Porta a Terra dallo scorso 8 marzo. “Stavamo dormendo qui nei nostri camper che sono alloggiati nel parcheggio adiacente al piazzale adibito per le attrazioni – racconta De Bianchi a Quilivorno.it – quando, intorno a mezzanotte e mezzo circa ho sentito un grande boato. Ho subito pensato a un incidente, un grosso incidente, anche se non riuscivo a capire bene. Poi un attimo dopo le grida di mia sorella: Aiuto! Aiuto! Venite, stanno prendendo fuoco le giostre! Mi sono affacciato e ho visto un grande incendio in corso. Siamo subito usciti dai camper e dalle roulotte e siamo corsi per cercare di spegnere le fiamme. Poi la chiamata al 115 e l’arrivo dei pompieri prima, e della polizia subito dopo. Stamattina (domenica, ndr) la scientifica che ha effettuato i rilievi e ci ha dato il via libera per effettuare le pulizie. Adesso stiamo facendo il tutto per tutto affinché si possa aprire nel pomeriggio”.

A bruciare è stata tutta la struttura legata all’autoscontro, o come viene chiamata qui a Livorno il “batti-batti”. Danneggiata dalle fiamme è stata anche la giostra del “Bruco Mela”. Secondo una prima e sommaria stima dei danni si parla di circa 40mila euro di macchinari e strumenti andati bruciati. Sul posto è stata rinvenuta una tanica contenente un liquido infiammabile. “Si presume, verosimilmente che si tratti di un incendio di natura dolosa – spiega la dirigente della squadra mobile, Valentina Crispi – Le indagini sono in corso. Abbiamo acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza di cui era fornito il luna park e da quelle cercheremo di trarre qualche spunto utile per le nostre investigazioni. Al momento non è stato ancora individuato un preciso responsabile”.
“Sinceramente non abbiamo nemici – conclude De Bianchi – Veniamo in città da oltre 45 anni, prima in zona Levante e ora qui. Abbiamo chiesto anche all’Amministrazione di avere più spazio perché a causa dei cavi di alta tensione qua sopra ci hanno ridotto lo spazio per le giostre. Non abbiamo mai avuto nessun tipo di problemi, ripeto: non abbiamo nemici. Sinceramente non ci sappiamo spiegare chi possa aver voluto tutto ciò. Adesso non ci resta che rimboccarci le maniche per ripartire il prima possibile, io spero già oggi stesso. Sulla carta dovremo star qui fino ai primi giorni di maggio. Vederemo come riusciremo a riprenderci. Noi ce la mettiamo tutta”.