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Ufficiale: il Pd sceglie Salvetti. Il giornalista: “Pronto per candidarmi a sindaco”

Venerdì 22 Febbraio 2019 — 11:52

Il giornalista di Telegranducato Tv: "E' successo tutto in fretta. Il fatto che queste forze politiche abbiano pensato al mio nome mi inorgoglisce. Sono pronto. E mi piacerebbe poter allargare anche la coalizione"

di Giacomo Niccolini

Sembra avviarsi verso una risoluzione l’enigma che ruotava intorno al nome del candidato sindaco che verrà sostenuto dalla coalizione di centrosinistra guidata in primis dal Partito Democratico e sostenuta da Futuro!, Europa e CambiaMenti (saltato last minute l’appoggio di Mdp, leggi qui). Il nome che al momento sembra aver messo tutti d’accordo è quello del giornalista televisivo dell’emittente locale Telegranducato Tv, Luca Salvetti. Un nome che era già circolato un paio di settimane fa e piovuto un po’ come fulmine a ciel sereno nel “meteo” della politica livornese in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio. Un nome, quello di Salvetti, che non sarebbe dunque espressione “di partito” ma rappresentante di un progetto esteso a tutto il centrosinistra labronico e che, stando a quanto rivelato dallo stesso interessato “potrebbe ampliarsi ulteriormente ad alcune forze che per adesso non hanno espresso il nome del loro candidato, allargando così anche la coalizione”.
“La direzione dell’Unione Comunale di Livorno del Partito Democratico all’unanimità approva la proposta della segreteria di unire il Partito Democratico di Livorno nella richiesta di candidare a sindaco della coalizione di centrosinistra Luca Salvetti – si legge in una nota del Pd – proposta già venuta da altre forze politiche, nella convinzione che la sua profonda conoscenza della città e la sua sperimentata capacità di interpretarne le aspirazioni, i sentimenti, le tradizioni e le potenzialità sia la migliore garanzia per costruire insieme alle forze politiche e civiche della coalizione una squadra di governo di grande efficacia e competenza. A tal fine è indispensabile recuperare tutte le risorse e le energie disponibili nella nostra comunità politica in un pieno coinvolgimento a tutti i livelli, al fine di massimizzare il nostro impegno in una difficile partita elettorale”.
E su Francesco Gazzetti il Pd ringrazia l’operato del consigliere regionale e lo invita a proseguire sulla strada targata “Toscana”. “Ringraziamo il consigliere Francesco Gazzetti per la sua disponibilità e generosità dimostrata in più momenti e soprattutto per il fattivo contributo dato alla discussione interna al Pd sulle prossime elezioni amministrative – si legge nella nota stampa – riconosciamo il grande valore del lavoro svolto in consiglio regionale, insieme all’impegno del nostro assessore regionale Cristina Grieco, al servizio della città di Livorno e legato ai principi fondativi del Pd. Sottolineiamo quindi la necessità che tale impegno prosegua con continuità nel Consiglio Regionale e sia un investimento per il futuro, essendo un cardine fondamentale nei rapporti con la Regione Toscana”.
Parla il candidato Luca Salvetti – Luca Salvetti ha dunque ottenuto i consensi di tutte le forze politiche sopracitate. “Sono pronto per abbracciare questo progetto ampio e condiviso – ha detto lo stesso Salvetti contattato al telefono da Quilivorno.it – E’ stato tutto molto repentino. Le prime telefonate mi sono giunte quando ero a Sanremo come inviato per Telegranducato. Si parla quindi di pochi giorni fa. Per me questo rappresenta un cambio di rotta importante per la mia vita. Ho sempre detto che il mio sogno è quello di fare il giornalista. Ma è chiaro che la convergenza sul mio nome da parte del centrosinistra livornese mi abbia inorgoglito. Sono nato in Borgo Cappuccini, il mio nonno era operaio del Cantiere e l’humus in cui sono vissuto e ho respirato è chiaramente quello di un visione di sinistra. Ho avuto contatti personali con Rocco Garufo, Simone Rossi, Giovanna Cepparello, Andrea Raspanti e con gli altri esponenti della coalizione i quali hanno puntato sul mio nome, un nome preso dalla società civile, che potesse essere la sintesi di un progetto comune all’interno di un quadro ampio della sinistra livornese. Non un nome di partito che potesse spaccare o dividere la coalizione e il partito stesso. Io ho sempre fatto capire che se ci fosse stata la convergenza di intenti da parte di tutti, mi sarei fatto trovare pronto. Un rappresentante della società civile quindi, che si mette a disposizione con un concetto: io faccio un lavoro che ho sempre sognato, quello del giornalista. Però è anche vero che per me è un orgoglio essere individuato come persona che possa portare avanti un discorso di questo tipo e che possa fare qualcosa per la città nella quale sono nato e vissuto”.
E lo sguardo di Salvetti va avanti. “Sicuramente, vista la chiamata ufficiale, il mio sguardo si poserà su altri come Buongiorno Livorno o Marco Cannito per cercare di coinvolgerli in questo progetto”.
E come se la immagina la sua nuova avventura Luca Salvetti? “La vedo un’avventura molto difficile in cui non sarò io al centro ma mi dovrò contornare di persone valide, che sappiano cosa fare e come fare, di un vero e proprio team in gamba capace di proporre progetti fattibili per la città che ha tante criticità ma che ha anche moltissime potenzialità inespresse da sfruttare. Io dovrò quindi costruire la squadra e tenerla unita su alcuni punti precisi. Ma è chiaro che il sindaco da solo non fa niente e deve essere sostenuto da una squadra in gamba”.
La soluzione dunque sarebbe quella di creare una lista civica in cui Luca Salvetti risulti candidato sindaco e che sia appoggiata da tutte le parti in causa? “Tecnicamente – risponde Salvetti – se il sistema elettorale richiede al candidato di comporre una lista civica per conto suo a quel punto la farò, altrimenti valuterò le soluzioni migliori per affrontare questa candidatura. Come gruppo di coalizione e di lavoro dovranno le forze in gioco avere tutte lo stesso tipo di impegno. Se io dovrò trovarmi a fare un programma vorrò che due o tre esponenti di ogni forza si ritrovino insieme a me per fissare i dieci punti base su cui costruire un progetto di città. Tutti dovranno collaborare. Mi avvarrò anche di due o tre persone prese dalla società civile pronte a formare un gruppo di lavoro”.
E il lavoro da giornalista? “In un primo momento dovrò sicuramente metterlo da parte e chiedere un’aspettativa, per lo meno per i primi tre mesi di campagna elettorale. E’ successo tutto così all’improvviso. In pochi giorni la mia vita ha assunto dei connotati decisamente stravolti”.

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