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“La morale proprio no”. Lo sfogo di Nogarin dopo il furto in auto

Venerdì 25 Gennaio 2019 — 16:44

Su Fb l'amaro sfogo del sindaco dopo il furto di una bici pieghevole e un pc dall'auto: "Non posso stare zitto di fronte al moralizzatore di turno che via social ipotizza comportamenti scorretti da parte mia"

Uno sfogo amaro ma al tempo stesso ragionato. Che vuol far riflettere. Non tanto sul gesto in sé – il furto di una bici pieghevole (nella foto) e di un pc dall’auto – che comunque è da condannare senza se e senza ma qui, fuori di qui e all’estero. Quanto sui commenti che gli sono piovuti a seguito dell’increscioso episodio (scorrendo potete leggere la cronaca dell’accaduto). “La morale via social non la accetto” è la sintesi del pensiero che Nogarin ha affidato al profilo Fb, per intendersi, quello di “Filippo” cittadino comune e non a quello Fb di “sindaco di Livorno”. Uno sfogo lungo, articolato, intitolato dallo stesso primo cittadino “Apologia di una bici pieghevole e consigli entropici”. Di seguito pubblichiamo lo sfogo integrale (contattato, il sindaco ci ha permesso di poterlo pubblicare). “Non devi lasciare la tua bici in auto lo sanno tutti. Ecco questo è il genere di consiglio del cavolo. Perché la bici pieghevole esiste per questo. Per stare in auto e per essere usata ogni qual volta ve ne è l’occasione. E io in mezzo alle mille cose lo facevo con grande piacere. Tra le mille cose che mi passano per la testa e oltre al dispiacere di vedere che ti viene violata la tua auto dove passi tuo malgrado un sacco di tempo c’è anche da sorbirsi la morale a economia zero del primo che capita sul social di turno. Sono dispiaciuto e lo sono veramente molto e non tanto perché veder rovistate le tue cose è pur sempre qualcosa di violento e posso anche capirlo per chi vuol rubare. Passi il dispiacere veramente enorme per non avere più la mia bici pieghevole alla quale ero veramente tanto legato, ci sono cose ben peggiori. Passi il computer portatile con un po’ di foto di babbo natale e poche altre cose che in ogni caso hanno moderata utilità pratica molto legame affettivo e sostanzialmente un danno circoscritto al moderato giramento di @@. La cosa che però veramente mi fa riflettere è il dispensare del moralizzatore di turno che ipotizza comportamenti scorretti da parte mia. In questo caso non posso stare zitto. Non posso per una serie di motivi. Il primo è perché mi si potrà accusare di tutto ma non di sprecare danaro pubblico. La bici è mia, l’auto è mia, il computer rubato è mio e non sono assicurato e non ho chiesto niente, ho preso atto che mi hanno rubato delle cose punto. I benpensanti come hanno già fatto, si inventino una scusa qualsiasi ma non mi vengano a fare la morale. Se avessi scelto di viaggiare in auto blu con autista tutto questo non sarebbe accaduto. Non avrei la necessità di tenere un paio di mutande, un paio di calzini e una maglietta nuova sempre a disposizione in auto pronto per inserirli in valigia al primo cambio. Non tutti sanno che cosa vuol dire vivere in transito. In treno, in taxi, in bicicletta e in ogni dove. Avere un Tuel commentato, un codice Civile un Codice di Procedura Penale e un paio di ciabatte di questa estate ancora in bauliera assieme agli appunti dell’ultima riunione sulla sanità e svegliarsi e non capire dove sei non è una bella sensazione ma rende l’idea dei ritmi che si devono vivere. E comunque mi dispiace un sacco per la mia bici ma la morale non ci sta proprio. Era la mia bici e mi mancherà e tra tutte le considerazioni che ho letto ce n’è solo una che mi ha colpito positivamente. “Mi dispiace per la tua bici so che l’amavi e che l’avresti accompagnata in giro per il mondo per chissà quanto tempo ancora”. E’ vero, è così. Sono realmente molto dispiaciuto ma niente più di questo. Per le foto con babbo natale aspetteremo il prossimo anno. Son cose che accadono nel vivere in questa società e forse è anche un po’ colpa mia. Per il campanellino di mia figlia rimedieremo. Mi dispiace”.

Svaligiata l’auto del sindaco – Ancora una volta, a distanza di tre anni dall’ultimo episodio, nel mirino dei ladri è finita l’auto di Filippo Nogarin. A darne notizia è lo stesso primo cittadino su Fb. “Con le automobili, evidentemente, non ho molta fortuna. Di ritorno da Roma dopo una tre giorni di incontri istituzionali ho trovato una brutta sorpresa: qualcuno mi ha svaligiato l’auto che avevo lasciato in un parcheggio di Firenze, vicino alla stazione Leopolda”. Dall’auto i malviventi sono riusciti a portare via il suo computer portatile personale, la bicicletta pieghevole che teneva nel bagagliaio e alcuni indumenti. “A differenza di tre anni fa quando mi avevano letteralmente devastato la macchina sotto casa a Livorno, stavolta non c’è alcun segno di effrazione. Probabilmente hanno utilizzato un dispositivo elettronico per aprirla, ma questo lo accerterà la polizia di Firenze, che ho immediatamente contattato e che ringrazio per la disponibilità e professionalità. Restano l’amarezza e un mezzo dubbio – conclude con un sorriso amaro il sindaco – non avrei fatto meglio a non rinunciare all’auto blu e all’autista? Sdrammatizziamo…”.

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