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Cittadinanza onoraria a Letizia Battaglia

Lunedì 14 Gennaio 2019 — 23:12

Belais: "Una donna straordinaria che accogliamo nella comunità livornese" L'atto di revoca a Mussolini è stato approvato all'unanimità in commissione

di Letizia D'Alessio

Il Consiglio comunale di Livorno ha stabilito di conferire la cittadinanza onoraria a Letizia Battaglia. Il riconoscimento sarà conferito alla celebre fotografa palermitana dal sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, sabato 19 gennaio alle ore 18 ai Granai di Villa Mimbelli durante l’inaugurazione della personale “Letizia Battaglia, fotografie” promossa dalla Fondazione Carlo Laviosa e realizzata in collaborazione con il Comune di Livorno. “Credo che molti di voi conoscano Letizia Battaglia. Una donna straordinaria che accogliamo nella comunità livornese con il titolo di cittadina onoraria, non tanto per la sua professionalità riconosciuta a livello nazionale e internazionale – lei unica europea a vincere il Premio Eugene Smith (fotografo di Life) – quanto per il suo essere persona portatrice di valori universali da preservare, trasferiti alla società anche tramite quel mestiere di fotoreporter che iniziò a fare spinta dal bisogno di stare dalla parte giusta: gli ultimi, i sofferenti, le vittime anche della mafia, ma non solo”. Così Francesco Belais, assessore alla cultura del Comune di Livorno, nel dibattito in aula. “Oggi rendiamo cittadina onoraria non “la fotografa della mafia”, definizione che Letizia Battaglia detesta, ma la persona antimafia che crede nella giustizia, la persona che contribuisce a fondare il Centro di Documentazione “Giuseppe Impastato”, che crea il Laboratorio d’If per insegnare il mestiere di fotografo ai giovani palermitani, che si impegna, politicamente, nella Sicilia degli anni ottanta e novanta, a difesa dell’ambiente e della legalità” sottolinea l’assessore. “Onoriamo questo esempio, di cittadinanza attiva, di professionalità indiscutibile e di donna che ha saputo attraversare un’epoca durante la quale le donne fotoreporter non venivano fatte accedere alla scena del crimine e lei seppe inventarsi “metodi per farsi rispettare” come quello del gridare a squarciagola fino a far imbarazzare inquirenti e poliziotti che in conseguenza la facevano passare”.

Revoca a Mussolini Con la delibera 151 del 1°dicembre 1923 il Consiglio comunale di Livorno conferì la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Il 14 gennaio del 2019, a quasi cent’anni da quel giorno il consigliere Marco Cannito, durante i lavori della prima commissione consiliare, ha chiesto che quel provvedimento sia cancellato. “Non si tratta di voler dare un giudizio storico ma di approvare un atto amministrativo – ha affermato il capogruppo di Città Diversa – che cancelli una deliberazione incompatibile con i valori democratici, con la storia di Livorno del dopoguerra, con lo statuto comunale”. Sulla richiesta di Cannito, che nei giorni scorsi è costata al consigliere parole non piacevoli sui social network, si è espressa anche la consigliera di Forza Italia, Elisa Amato: “Quando una persona muore automaticamente decade anche la cittadinanza. Ci sono altri argomenti da poter discutere”.
A favore della proposta è il Partito Democratico: “Il nostro voto è assolutamente favorevole. Ringrazio Cannito per aver sollevato una questione – ha detto Marco Ruggeri – che dà modo a Livorno di chiudere i conti con una parte della sua storia, correggendo un errore del passato”. Anche il capogruppo di Buongiorno Livorno, Marco Bruciati, ha appoggiato l’atto di Cannito: “Il momento storico che stiamo vivendo ci impone di prendere una posizione politica precisa. Chi ci governa a livello nazionale non dà un buon esempio rispetto a quello che è stato il ventennio più duro della storia italiana, ben vengano documenti come questi che cercano di sensibilizzare su temi come questo”.
L’atto è stato dunque approvato all’unanimità da tutti i consiglieri presenti: dal Movimento 5 Stelle al Pd, passando per Città Diversa, Buongiorno Livorno e Livorno Libera. Al momento del voto la consigliera Amato aveva già lasciato i lavori della commissione per motivi personali. Ora, per la ratifica definitiva della delibera la palla passa al Consiglio Comunale che si riunirà nel pomeriggio di giovedì 17 gennaio.

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