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Due giorni dedicati alla Gallina Livornese

Sabato 24 Novembre 2018 — 07:14

Sabato 24 e domenica 25 novembre al Museo di Villa Henderson: due giorni di iniziative ed esposizioni. Così Livorno celebra la razza “Leghorn”

Livorno celebra la gallina razza “Leghorn” con due giorni di iniziative ed esposizioni che si svolgeranno sabato 24 e domenica 25 novembre al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo a Villa Henderson (in via Roma 234). La manifestazione, un vero e proprio meeting come lo definiscono gli organizzatori, è giunta alla sua terza edizione. Per la prima volta quest’anno, oltre al convegno, si terrà una grande esposizione, di livello nazionale, di galli e galline di razza livornese. L’iniziativa si aprirà, alle 9.30 di sabato 24 novembre, con il convegno “Orgoglio e identità culturale della razza avicola Livorno”. Al termine dei lavori, alle ore 12.30, si aprirà l’esposizione nazionale, visitabile fino alle ore 18.30. In programma anche un campionato nazionale di bellezza, un contest “frittata d’autore” tra istituti alberghieri, workshop per allevatori e per chi è semplicemente interessato all’allevamento amatoriale. L’esposizione si protrarrà per la mattinata del giorno successivo, domenica 25 novembre, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, sempre al Museo di Storia Naturale di via Roma. La gallina Leghorn è un’eccellenza del territorio livornese, e porta il nome della città in tutto il mondo. Si tratta di pollame molto resistente, di tipologia mediterranea, snello, vivace e vigoroso, dal portamento elegante ed armonioso nelle proporzioni, con quattro dita. Il piumaggio in tutte le colorazioni è brillante e ricco di riflessi, ben aderente al corpo, le piume larghe. Il gallo pesa da 2,4 a 2,7 Kg, mentre la gallina da 2 a 2,3 Kg. La gallina livornese produce grandi uova dal caratteristico guscio bianco (riesce a depositarne fino a 300 l’anno). Ovunque riceve riconoscimenti e apprezzamenti, e Livorno vuol cogliere l’opportunità di una sua riscoperta, utile su tutti i piani: biodiversità, cultura, economia e salute. “Personalmente – dice l’assessore al turismo Francesco Belais – ho alcune galline livornesi e assicuro che ottenere uova da animali propri cresciuti con rispetto è un valore aggiunto”.

Gli organizzatori Giuseppe Chionetti e Mario Lupi, del Club Italiano Razza Livorno (CIRLiv), sottolineano l’importanza e lo spirito dell’iniziativa: “Come livornesi ci fermiamo a dire che i nostri galli e le nostre galline fanno dè-cocco e non coccodè, mentre questa razza rappresenta un ambasciatore nel mondo della nostra biodiversità. Per celebrarla e raccontarla porteremo sessanta esemplari al Museo di Storia naturale e avremo con noi scuole, allevatori ed esperti. In Italia consumiamo 226 uova ad abitante e la domanda è superiore all’offerta. La gallina livornese, allevata in modo biologico senza antibiotici, potrebbe rappresentare un’opportunità per il nostro territorio. Abbiamo chef stellati che usano solo le sue uova, dovremmo iniziare a farlo anche tutti noi”.

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