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Rispoli: “Mi aspettavo qualcosa di più dalla trasmissione su La 7”

Giovedì 15 Novembre 2018 — 16:06

Ho visto e ascoltato con interesse la trasmissione di Purgatori, “Atlantide”, su La 7. Indubbiamente il risultato di riproporre questa strage, quella del Moby Prince, su una Tv nazionale in prima serata è encomiabile, aver usato come corpo dellla trasmissione il docufilm di Manfredi Lucibello è stato sicuramente positivo e riflessivo.
Mi sarei aspettato oggi qualcosa di molto più forte, solo da alcune parole del giornalista si ricorda che dopo quel docufilm, peraltro di alcuni anni fa esattamente del 2013,  c’è stata la Commissione di Inchiesta del Senato della Repubblica che ha riscritto completamente la storia conosciuta, anche processualmente.
Il lavoro della Commisione è stato irreprensibile e inattaccabile, sempre teso ad accertare, a dare quelle risposte che i familiari delle vittime e i cittadini di questo Paese aspettano da 27 anni, gli avevamo chiesto di riscrivere la Verità, con la V maiuscola, su questa strage e lo hanno in gran parte fatto, si sono avvalsi di collaborazioni mai cercate dalla magistratura inquirente e giudicante dei processi, sono stati recuperati documenti che avrebbero avuto fondamentale importanza nei processi.
Hanno scritto ciò che noi gridavamo da anni che non sono morti tutti e subito, ma un’attenta analisi dei locali del traghetto e le analisi sui corpi delle vittime avrebbero accertato fin dall’inizio che per diverse vittime le vita è durata a lungo e quindi se si fossero organizzati e predisposti adeguati soccorsi, oggi altri assieme ad Alessio Bertrand potrebbero raccontare la Verità.
Centinaia di pagine di conclusioni della Commissione fanno piano piano luce sull’evento, lanciano severe accuse a chi ha indagato e processato , mettendo sul banco degli imputati figure di secondo piano, e assolvendole successivamente,
Non possiamo accettare che il certosino lavoro della politica sia messo in silenzio e nascosto da una trasmissione televisiva, in quella Commissione lo ripeto si è riscritta la storia e non si sono lanciate accuse agli americani, ma agli italiani che hanno permesso che una collisione si trasformasse in strage.
Quegli atti sono stati inviati a due Procure per indagini, a quella di Roma e a quella di Livorno, non abbiamo notizie in merito dal lavoro dei magistrati e avremmo voluto che Purgatori chiedesse come stanno andando le eventuali indagini, ci ha dato voce e immagini attraverso il docufilm, ma oggi avrei voluto dire molto altro, avrei voluto fare delle domande, un giornalista ha questo ruolo, attualizzare, cercare risposte.
Grazie ancora a tutti coloro che ancora oggi dopo 27 anni chiedono che si faccia piena luce, che chi ha responsabilità di quelle 140 morti sia chiamato in giudizio, perché lo ripeterò fino a che avrò voce, non esiste prescrizione, chi ha ucciso o permesso che morissero è giusto che paghi.
Loris Rispoli

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