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Anziana truffata e derubata di 1600 euro

Martedì 19 Giugno 2018 — 12:52

La vittima, una donna di 87 anni, ha fornito un identikit sommario dei malviventi descrivendoli come entrambi italiani, con accento livornese, alti approssimativamente un metro e settanta e con un'età di circa 30 anni

Truffata e derubata, di 1600 euro e di alcuni gioielli, da un finto agente di polizia e da un suo complice. E’ accaduto nella giornata di lunedì 18 giugno, intorno alle 12 in via Adolfo Tommasi  dove le volanti sono intervenute a seguito di una segnalazione riguardante una truffa in abitazione ad un’anziana da parte di due persone, di cui una delle quali si era qualificata come appartenente alle forze dell’ordine. Sul posto, i veri poliziotti, hanno preso subito i contatti con la vittima: una signora di 87 anni la quale ha raccontato ai tutori dell’ordine i fatti appena accaduti.
L’anziana ha spiegato che mentre faceva rientro a casa è stata avvicinata da un uomo che si è spacciato per un conoscente della figlia. Con un pretesto è riuscito ad entrare in casa dell’anziana signora del 1931, conducendola sul terrazzo con la scusa di mostrarle la sua futura abitazione che avrebbe comprato nei pressi di quella stessa residenza.
Nel frattempo un complice è comparso all’interno dell’appartamento e, fingendosi un poliziotto, ha chiesto alla signora se fosse in possesso di denaro e di verificare l’eventuale ammanco in quanto nella zona c’erano stati dei furti.
La donna a quel punto, seguita dai due, ha ingenuamente mostrato dove nascondeva il denaro, circa 1600 euro.
Accertato che nessun furto era stato consumato la signora si era allontanata andando di nuovo verso il terrazzo. E’ in questo momento che i due truffatori hanno salutato la signora e si sono allontanati.
La donna, insospettita, è tornata dove era custodito il denaro e, con grande rammarico, ha verificato la totale assenza di soldi. Spariti dal nascondiglio anche alcuni monili in oro che al momento non ha saputo quantificare. L’ottantasettenne ha fornito solo una descrizione sommaria dei malviventi descrivendoli come entrambi italiani, con accento livornese, alti approssimativamente un metro e settanta e con un’età di circa 30 anni.

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