Vespucci-Colombo alla Valle Benedetta per includere
Il verde è patrimonio di tutti e il contatto con l’ambiente naturale deve rappresentare una risorsa alla quale tutti possano accedere. Per questo è importante attrezzare percorsi, sentieri didattici in sicurezza, con strutture di accoglienza accessibili anche ai disabili in carrozzina. Nel territorio toscano, in prevalenza collinare e montuoso e solcato da molti corsi d’acqua (Arno, Serchio, Cecina, Ombrone), risulta fondamentale l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali per portare all’uguaglianza nella partecipazione alla vita sociale l’individuo, rendendolo attivo e non mero osservatore. I docenti di sostegno dell’istituto Vespucci-Colombo, in questi ultimi anni hanno fatto dell’Inclusività il fiore all’occhiello della loro scuola, per questo motivo quest’anno, hanno iniziato un percorso didattico-educativo orientato alla valorizzazione e alla conoscenza del nostro territorio.
Gli alunni si sono recati il 6 giugno 2018 alla Valle Benedetta: un’escursione naturalistica per immergersi nei colori e aromi della macchia mediterranea, tra boschi, praterie e immensi paesaggi. Fare una passeggiata e un’escursione in collina significa sia condividere esperienze e sensazioni che solo la natura ti può dare, sia la messa alla prova del tuo corpo e la sfida con te stesso. L’attività realizzata fa parte del Progetto di Alternanza Scuola-Lavoro inserito in un percorso di Inclusione e sostegno (ASL L.104/92) dal titolo Arte della Natura.
Utilizzando la metodologia del team working è stata organizzata in loco una vera e propria officina di lavoro che ha consentito ai ragazzi di realizzare filmati illustrativi e foto del percorso. Il lavoro è poi proseguito in classe con l’organizzazione del materiale raccolto allo scopo di valorizzare e promuovere il luogo.
Grazie a Federico Palmieri, titolare de “Il Bottegone di Franco e Pupa”, è stato possibile allestire un grande picnic nel bellissimo prato: “Una giornata dedicata all’escursionismo condiviso – dice la professoressa Lia Sandonnini – ed auspichiamo, per il futuro, di creare iniziative volte a favorire la partecipazione di tutte le persone con disabilità (non vedenti, a mobilità ridotta o con altre difficoltà, ndr). Abbiamo dato vita a un’esperienza coinvolgente e di alto valore formativo che ha visto la partecipazione entusiasta degli studenti protagonisti, non solo come fruitori, ma come soggetti attivi di divulgazione culturale. Questo è solo l’inizio di un percorso di conoscenza e valorizzazione del territorio, ma tanto c’è da fare. Importanti sono, infatti, i percorsi da strutturare per disabili in carrozzina che, nelle colline Livornesi, purtroppo ancora non esistono. E’ auspicabile che in futuro tutti possano godere il viaggio nel bellissimo paesaggio naturale e che il nostro piccolo tour sensibilizzi l’opinione pubblica e le autorità locali alla creazione di percorsi accessibili ed in sicurezza”.
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