Rossini rivive attraverso i bambini: “Il Turco in Italia” al Goldoni
"Un banco all'Opera" nacque otto anni fa con questo proposito e quest'anno, venerdì 1° giugno alle 20 al teatro Goldoni, porterà in scena circa 300 bambini che metteranno in scena l'opera di Gioacchino Rossini "Il turco in Italia"
Avvicinare i bambini al mondo dell’opera lirica rendendoli protagonisti dell’opera stessa: il progetto multidisciplinare “Un banco all’Opera” nacque otto anni fa con questo proposito e quest’anno, venerdì 1 giugno alle 20 al teatro Goldoni, porterà in scena circa 300 bambini nell’opera di Gioacchino Rossini “Il turco in Italia“.
L’iniziativa vede coinvolti bambini dai 5 ai 14 anni del circolo Carducci e due classi (prima e terza) della scuola Bartolena-Banditella. Dieci sono le classi partecipanti. L’editore ‘Sillabe‘ di Livorno supporta attivamente questo progetto, sin dalla nascita. I giovani artisti affiancheranno professionisti del canto (Alessandro Ceccarini, nelle vesti del Turco di Selim Damelec, Maria Salvini nei panni di Fiorilla, Alessandro Martinello in quelli di Geronio ed infine Valeria Filippi, in quelli di Zaida), saranno accompagnati al pianoforte dal maestro Flavio Fiorini e diretti nei cori dal maestro Luciano del Santo. Il maestro Sergio Brunetti dirigerà, invece, l’orchestra digitale.
Ma perché proprio “Il Turco in Italia”? “Rossini piace molto ai bambini – spiega Paola Geri, una delle docenti ideatrici del progetto insieme a Maria Grazia Piombanti – Il suo umorismo e la sua ironia idiomatica riescono ad essere colti anche dagli ascoltatori neofiti. Inoltre, quest’anno decadono i 150 anni dalla morte. L’opera si presta molto bene per l’aspetto multidisciplinare che caratterizza l’iniziativa: la musica, l’italiano, la geografia, l’informatica, l’educazione artistica. Infine, il coro maschile si presta bene al coinvolgimento dei bambini”.
“E’ molto importante – continua – il fatto che l’Italia sia, per il protagonista, una meta ambita e fortemente desiderata. Spesso il patrimonio culturale del nostro Paese viene svalutato e questo è un modo per sottolinearne il valore. Attraverso quest’opera abbiamo introdotto poi il tema della diversità culturale, analizzando differenze e similarità.
Le scenografie, i disegni sulle locandine, i programmi di sala ed i costumi indossati sono stati personalizzati ed ideati dai bambini. “Un forte ringraziamento va alle famiglie – afferma Camilla Pasqualini, dirigente scolastica del Circolo Didattico Carducci – che ogni anno si impegnano per contribuire alla realizzazione di tutto il necessario per la messa in scena dello spettacolo finale. E’ un percorso continuativo reso possibile grazie all’entusiasmo delle docenti”.
“Grazie a questa iniziativa – sostiene la vicesindaco Stella Sorgente – i bambini si possono approcciare alla musica lirica in un’età in cui ancora c’è apertura mentale ai diversi generi musicali. Un forte ringraziamento va al lavoro delle insegnanti, per tutto l’anno impegnate nell’ideazione e messa a punto del progetto”.
Info: 0586-20.42.37 (dal lunedì al venerdì 10-13).
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