Contrabbando, sequestrati 90 quintali di sigarette in porto

Venerdì 25 maggio i finanzieri del Comando Provinciale di Livorno e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, fra numerosi container provenienti dal Nord Africa in porto, ne hanno selezionato e ispezionato uno ritenuto altamente sospetto, rinvenendo e sequestrando al suo interno 9.000 chili, pari a 90 quintali, di sigarette di contrabbando.
L’ingente quantitativo di TLE (tabacchi lavorati esteri), suddiviso in ben 900 casse da 50 stecche ciascuno, era stato nascosto, dietro a pezzi di arredamento provenienti dal porto africano di Bissau (Guinea Bissau), con scalo a Tangeri (Marocco), all’interno del container che, documentalmente, risultava utilizzato per il trasporto di tavoli e sedie di legno destinati in Italia.

I marchi dei pacchetti sequestrati si riferiscono alle cosidette “cheap white”, ossia sigarette che non vengono immesse in consumo nell’Unione Europea perché non rispondono ai livelli qualitativi e di sicurezza comunitari, ma oggi molto ricercate per il loro basso prezzo.
Una volta immesse sul mercato con la vendita al dettaglio, avrebbero, infatti, fruttato 1,5 milioni di euro. Il sequestro è frutto della quotidiana attività operativa dei funzionari doganali e dei finanzieri, che procedono con un’accurata selezione dei container che destano sospetti per la provenienza, la destinazione o il tipo di carico.

I finanzieri del gruppo della Guardia di Finanza di Livorno ed i funzionari del Servizio di Vigilanza Antifrode Doganale operano ogni giorno attraverso un’attenta attività di controllo sulle merci in arrivo, che rende sempre più efficiente la lotta ai traffici illeciti nel porto labronico.
Sono in corso indagini sotto la direzione del procuratore della Repubblica di Livorno, Ettore Squillace Greco, e del sostituto procuratore Daniele Rosa.