Il regolamento di polizia urbana si blocca per le scritte sulle facciate

Regolamento di polizia urbana capitolo terzo. Il 24 maggio è stato il giorno del passaggio finale in sesta commissione consiliare (vivibilità urbana) per dare il parere definitivo prima dell’approdo al Consiglio comunale del 29. “Con l’organico presente al momento la polizia municipale è in grado di fare i dovuti controlli per fare rispettare il regolamento?”. E’ stata la domanda posta dalla consigliera del Partito democratico Cristina Bini. “Non esiste un legame tra numero degli agenti e il rispetto del regolamento – è stata la risposta del comandante Riccardo Pucciarelli – tuttavia questo aggiornamento ci permetterà di interpretare argomenti prima lasciati all’improvvisazione del momento”. “Col lavoro fatto in questi mesi il regolamento è stato migliorato – ha affermato l’esponente del Movimento 5 Stelle Valter Sarais – ora è di più facile comprensione e aiuta chi deve le verifiche”.
A tenere banco è stata soprattutto l’articolo 17 sul decoro dei fabbricati, per la parte riguardante il pagamento da parte dei proprietari delle case delle spese di coloritura anche per coprire eventuali scritte sui muri esterni all’abitazione. “Non è giusto – è la visione del consigliere del Pd Marco Martelli – a maggior ragione non condivido il fatto che se i proprietari non si mettono in regola siano sottoposti a sanzione”. “Il muro è privato, non può essere il Comune – ha replicato Daniele Galli (M5S) – a pagare per la rimozione delle scritte”.