Fortezza. Rondelli, Rossi, Migone, Peyote e tanti altri. Deep Festival: il programma
Al via la kermesse artistica che si svolgerà all'interno della Fortezza Vecchia dal 4 al 10 giugno. Consulta il programma in fondo all'articolo
di Martina De Domenico
Porta il nome di Deep Festival – Com’è profondo il mare, da cui emerge un chiaro omaggio al grande cantautore italiano Lucio Dalla, la rassegna artistica alla sua prima edizione, che si terrà dal 4 al 10 giugno e che aprirà la stagione estiva di appuntamenti culturali labronici, nella suggestiva cornice della Fortezza vecchia (clicca sul link in fondo all’articolo per consultare il programma completo del Festival).
Il mare e la Fortezza diventano al contempo scenari e simboli ispiratori. Lo afferma con chiaro pathos Alessandro Brucioni, regista fondatore e portavoce della compagnia “Mo- Wan teatro” nonché direttore artistico del festival. “Deep: il mare nella sua profondità è come un invito per lo spettatore ad andare oltre la mera contemplazione della bellezza di un orizzonte – spiega Brucioni – per arrivare ad esplorarne la variegata vita nella sua profondità”.
Una palese metafora di alcuni degli intenti di questo progetto. Da un lato un suggerimento ad osservare con uno sguardo altro, più profondo, le proposte artistiche frutto di una accurata selezione d’eccezione e qualità. Dall’altro una similitudine tra la varietà delle forme di vita che abitano la profondità del mare con la sinergia tra le realtà diverse che hanno dato vita a questa manifestazione e che concorrono verso un unico ed alto obiettivo: donare alla città un viaggio singolare dove la qualità fa da protagonista.
Come entusiasti collaboratori, da quanto emerso dalla conferenza stampa, partecipano alla realizzazione il Nuovo Teatro delle Commedie e The Cage Theatre ed in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, il Comune di Livorno, la Fondazione Goldoni e Menicagli Pianoforti. Altre collaborazioni significative sono state strette con la casa editrice Sillabe, il Festival dei Popoli di Firenze e con il festival “Aspettando scenari di quartiere”
Una pluralità di genere la incontriamo anche nelle proposte artistiche che spaziano, con la presenza di eccellenze autoctone e di fama nazionale, dalla musica, al teatro, dalla narrazione alla danza d’autore , al cinema, alla presentazione di libri. A valorizzare ulteriormente lo speciale evento saranno proposte esperienze laboratoriali ed interessanti documentari rendendolo un cantiere culturale dove niente, neanche la scelta della location e dei relativi spazi abitati di volta in volta, viene lasciato al caso.
La Fortezza Vecchia, struttura che storicamente ha protetto la città dagli invasori, si trasforma per l’occasione in contenitore, scrigno d’arte, prestandosi alla funzione di teatro in ogni suo ambiente, dall’Arena alla Sala Canaviglia, dalla Cannoniera alla Quadratura “per restituire ai cittadini livornesi e non, di abitarla in tutto il suo splendore”, ha affermato durante la conferenza stampa Francesco Ghio dell’Autorità di Sistema Portuale. “E’ questo il nostro scopo come gestori di un tale bene e del quale ci consideriamo custodi”.
Apre le porte al Festival, lunedì 4 giugno alle 21, la presentazione del libro Dipingere l’invisibile. Sulle tracce di Francis Bacon di Fabrizio Coscia, edito dalla casa editrice Sillabe.
Tra gli attori labronici da segnalare il triplice intervento di Michele Crestacci il quale, con la sua peculiare modalità espressiva condurrà lo spettatore in un viaggio comico, commovente e al contempo realistico, all’interno della vita di tre note storiche figure livornesi: Amedeo Modigliani, Armando Picchi e Giorgio Caproni.
Ancora una produzione livornese , quella di Pilar Ternera dalla regia di Francesco Cortoni, presenta Scene di Libertà di Jan Friedrich, vincitore del bando “sillumina- Copia privata per i giovani, per la cultura – sezione Live Nazionali e Internazionali Teatro, promosso dalla SIAE e dal MiBACT”.
Per la sezione danza si esibirà, tra altri interpreti prestigiosi, la livornese Claudia Caldarano con una versione breve del suo personale lavoro “anomalia sulla distanza” dal titolo “Sul nascosto“. Un mondo onirico quello che propone l’artista, all’insegna del ribaltamento della meccanica del corpo e degli enigmi nei quali questo gioco fa scivolare lo spettatore.
All’insegna della comicità lo stralunato quartetto composto da Stefano Santomauro, Paolo Migone, Leonardo Fiaschi e Michele Crestacci in “Party“.
Ospiti d’eccezione per l’ultima serata della rassegna una delle figure più interessanti ed innovative della scena hip- hop italiana contemporanea Willie Peyote.
Dulcis in fundo, a chiudere la kermesse una preziosissima prima assoluta vedrà sul palco, tre mostri sacri dell’arte i cui nomi parlano da soli: Paolo Rossi, Cinaski e Bobo Rondelli . Li vedremo in un confronto dal titolo “Storie di giorni dispari” con la loro singolare sensibilità artistica, fuori dal comune, attraverso racconti, aneddoti, musica, poesia, canzoni.
Le prime due serate sono previste a titolo gratuito. Per maggiori info: www.deepfestival.it
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