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“Elogio della Follia” di Zacchi sbarca a Roma al Teatro Belli

Martedì 15 Maggio 2018 — 21:56

“Elogio della Follia” di e con Eleonora Zacchi, direttrice del Centro Artistico Il Grattacielo, sarà in scena a Roma da giovedì prossimo 17 maggio. Per la precisione il 17-18-19 maggio alle  21  e il 20 maggio alle 17,30 al teatro Belli in piazza Sant’Apollonia 11/A

Regia: Eleonora Zacchi
Con: Eleonora Zacchi e Riccardo de Francesca
Musiche: Alessio Colombini
Disegno luci: Lorenza Pucci
Video: Filippo Morelli e Alice del Corso
Costumi: Stefano Vasile e Sartoria Panciatici
Tecnica: Chico De Maio
Produzione: Contrada Badessa / Verbamanent

Nel 1509 Erasmo da Rotterdam, uno dei più influenti rappresentanti dell’Umanesimo, intraprese la composizione della sua opera più famosa, Elogio della Follia. In essa, con un pretesto scherzoso, denunciò impietosamente il malcostume imperante del suo tempo. Ispirandosi al famoso testo letterario, l’“Elogio della Follia” di Eleonora Zacchi in modo ironico e divertente pone l’attenzione sulle manie, vizi e brutture del nostro tempo.
La Dea Follia con il suo fedele Cuomo, Dio dell’allegria e delle bisbocce giovanili, scende dall’Olimpo sulla terra  per dimostrare che lei è l’unica fonte di felicità e piacere per il genere umano. Sceglie il Teatro come luogo in cui parlare poiché lo considera, ancora per poco, uno degli ultimi spazi  in cui si possano dire, ascoltare e scambiare pensieri in libertà. Vuole ricordare agli uomini che pare se ne siano dimenticati, quanto lei sia importante e fondamentale per l’umanità.  E’ lei, infatti, la fonte della vita, presente in ogni fase dell’esistenza dell’uomo, a partire dalla nascita che non potrebbe avvenire senza l’ebrezza gioiosa data dalla sua presenza,  fino alla vecchiaia. Nell’ambito dei rapporti personali, del matrimonio, della amicizia e di ogni relazione umana è sempre merito della Follia se i vincoli  resistono  felicemente nutrendosi di adulazioni, scherzi, indulgenza e di dissimulazione che Lei sola è in grado di fornire.
“La vita dell’uomo è una commedia, ognuno recita la sua parte fino a quando non è costretto a lasciare le scene. Non è follia questa?”
Tutti gli esseri umani, re, governanti, religiosi, laici, ricchi e potenti, anziché curare gli aspetti spirituali e interiori dell’individuo, con i loro comportamenti inseguono follemente ciò che è terreno e transeunte, destinato a finire: gloria, potere, ricchezza, lusso e successo. Non potendo passare in rassegna la vita di tutti gli uomini qualunque, la Follia si incontra con un politico, con un vescovo e poi con la regina Televisione, da cui rimane sorpresa essendo l’unica in grado di ferirla. La Follia conclude  il suo elogio dicendosi “dimentica di quello che ha appena detto” ed invita quindi gli ascoltatori a non ricordare l’orazione spronandoli ad applaudire, vivere e brindare alla sua salute.
La scelta di fare vivere questa storia in teatro nasce dalla necessità che in un mondo dove nella comunicazione regnano i video si torni invece alla “diretta”, con una spontaneità e non un filtro con il quale esprimersi. Questa possibilità è veramente un lusso ed un bene prezioso da preservare, per coltivare una libertà di pensiero e di espressione genuini. L’ironia e la leggerezza con la quale si sviluppa la storia sta nel carattere della Dea Follia, che può raccontare e sottolineare cose che “se dette dalla bocca di un uomo perbene sarebbero motivo di vergogna. Nulla è più folle della saggezza quando cade a sproposito, niente è più illogico della sapienza se essa è in contrasto con le circostanze in atto e se la passa male colui che non si adegua alle circostanze, non si cura delle tendenze del mercato e contravviene alle regole del gioco”. La rappresentazione è caratterizzata da un susseguirsi di stili e forme del teatro, le più varie, dalla commedia, al dramma, alla fiaba, alla pantomima, tutto ciò per sottolineare come sia la grande capacità di comunicazione del teatro e come la Follia sia presenza viva in ogni aspetto della vita umana. Tutto lo spettacolo vede in scena i soli Eleonora Zacchi e Riccardo De Francesca, coppia teatrale consolidata, ed è arricchita dalle suggestioni date dalle musiche e dagli effetti sonori di Alessio Colombini, dalle immagini video di Filippo Morelli ed Alice del Corso e dal disegno luci di Lorenza Pucci.

Info e prenotazioni: whatsapp 3924793702

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