Seguro: lo zaino a prova di sicurezza
L'invenzione di alcuni ex studenti è diventata la neonata azienda Mad Heads Srls. Il presidente Breda: "Un sogno diventato realtà. L'alternanza scuola lavoro può portare a questi grandi risultati"
Quando per motivi di lavoro, studio o di semplice divertimento siamo costretti a stare in luoghi affollati con uno zaino ci preoccupiamo sempre di avere sott’occhio la chiusura di quest’ultimo per evitare i furti (foto in pagina di Simone Lanari). A proporre una soluzione a questo problema sono stati alcuni degli ex studenti dell’Isiss Cattaneo di Cecina. Tre anni fa avevano progettato in classe uno zainetto con caratteristiche di sicurezza garantite da una particolare apertura sul retro, e con questo innovativo prodotto dal nome Zaino Seguro, avevano vinto la selezione regionale del premio Impresa in azione.
Da allora è iniziato un percorso di accompagnamento da parte della Camera di commercio e poi della Fondazione camerale impresa, ricerca e innovazione (Iri), che ha fornito ogni tipo di supporto ai ragazzi per brevettare il prodotto, iscriversi al registro imprese ed ottenere quel bagaglio di conoscenze necessarie a dare vita ad un’impresa. Nel pomeriggio di giovedì 3 maggio la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ha voluto celebrare questi giovani imprenditori e la loro neonata Mad Heads Srls.
L’evento ha visto protagonista la “squadra” dello Zaino Seguro, affiancata dal presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda; dal segretario generale Pierluigi Giuntoli; da Stefano Petrucci in rappresentanza della Fondazione Iri e da Caterina Pampaloni in rappresentanza di Unioncamere nazionale; coordinati da Selene Bottosso di Fondazione Iri (foto Lanari).
“Oggi non presentiamo un singolo progetto, bensì un sogno diventato realtà – ha detto Riccardo Breda – Sia per i ragazzi che per la Camera di Commercio l’alternanza scuola lavoro può portare a questi grandi risultati”.
“L’età media del nostro gruppo è di ventuno anni e proprio per questo motivo nel nostro progetto abbiamo sempre cercato di trasmettere la spensieratezza tipica della nostra età – ha affermato Serena Poletti, amministratore delegato della Mad Heads Srls – L’idea nasce ovviamente dalla paura del furto e ciò a cui volevamo arrivare era la libertà per chiunque di potersi muovere senza essere costretto a guardarsi di continuo le spalle”.
Durante l’incontro i giovani danzatori della Salus Company e dell’Hip Hop Department di Livorno hanno animato la platea con un vivace flash mob del tutto inaspettato.
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