Vaccaro (Lega): “Dighe off limits? Fare al più presto gli interventi di sicurezza”
Ha ragione chi dice che a Livorno ci stanno togliendo tutto! Vogliono toglierci la libertà di prendere un gelato lungomare o passare una giornata al mare con la famiglia, senza l’incubo di dover pagare un balzello sul posteggio: motivo? “Per sicurezza” spiegano dall’amministrazione comunale…
Migliaia di livornesi che hanno una barca di piccole e medie dimensioni e che in estate escono dai porticcioli per andare a mangiare un panino e farsi un tuffo ormeggiando alla Vegliaia o al molo Novo, da quest’anno non potranno più farlo, a causa di un’ordinanza dell’Autorità portuale: motivo? Ma naturalmente la sicurezza! Si parla infatti di un pericolo dovuto alle caratteristiche costruttive e funzionali e allo stato di precaria conservazione delle dighe..
A parte il fatto che è difficile immaginare a Livorno qualcosa di più solido della Curvilinea o della Vegliaia, che da centocinquant’anni resistono quasi impassibili alla furia dei marosi, ma se quelle strutture fossero insicure, ce ne siamo accorti solo adesso? E come? Se è davvero così pericoloso sostare li, perché tale pericolo è stato ignorato fino ad oggi? Cos’è cambiato rispetto al passato? Viene il dubbio che in questa città, la sicurezza diventi un pretesto un po’inflazionato.. Il problema è l’autoreferenzialità di un ente che nel caso dell’authority livornese, non si degna di rispondere a lettere ed appelli inoltrati anche a mezzo stampa da parte di forze politiche ed altri. Abbiamo un bacino galleggiante, dissequestrato più di un anno fa, che porterebbe centinaia di posti di lavoro, ma che tuttora continua ad essere dimenticato in barba ai solleciti di cittadini e addetti alle riparazioni. Abbiamo gettato in fumo milioni, per elettrificare una banchina portuale a cui nessuna nave si è mai collegata; abbiamo il porto Mediceo, che l’authority vorrebbe consegnare nelle mani private di chi in quell’area vuole fare business, sfrattando storici circoli nautici che a scopo sociale, ospitano centinaia di imbarcazioni. Potrei continuare, la lista è lunga..
Chiediamo al sindaco, pur nei limiti delle ristrette competenze che una legge ingiusta gli conferisce, di pressare l’authority per fare al più presto i (necessari?) interventi di messa in sicurezza delle dighe foranee e consentire ai livornesi di non rinunciare ad una amata consuetudine. Lo chiediamo a Nogarin, poiché riteniamo sacrosanto che un sindaco, eletto dai cittadini, possa e debba incidere nella governance dell’ente portuale, che amministra un settore così vitale per la città.
Costanza Vaccaro
Lega Nord, sezione Livorno
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