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Ancora sciopero… e non solo. Per noi genitori è difficile organizzarsi

Mercoledì 21 Marzo 2018 — 11:05

Siamo un gruppo di genitori della scuola elementare Villa Corridi attoniti di fronte al continuo proclamare di scioperi.
Siamo stanchi di leggere con apprensione gli avvisi sui diari dei nostri figli che riguardano irregolarità dell’orario scolastico una volta su due.
Siamo sconcertati dalla cadenza regolare in cui vengono proclamati: venerdì 27 ottobre – venerdì 10 novembre – lunedì 27 novembre – venerdì 15 dicembre – lunedì 8 gennaio – venerdì 23 febbraio – giovedì 8 marzo – venerdì 23 marzo… e non siamo sicuri di aver elencato tutte le date in cui siamo stati costretti a prendere ore di permesso al lavoro, mobilitare nonni e baby-sitter, impazzire di fronte all’impossibilità di organizzarsi.
Perché se è vero che le adesioni agli scioperi indetti forse sono poche, è anche vero che sono sospesi quei servizi (pre-scuola, mensa e scuolabus) che nel quotidiano ci rendono possibile il disbrigare delle nostre attività, con la serenità di sapere che i nostri figli sono in buone mani.
Non siamo contro il sacrosanto diritto di sciopero!
Ci sono persone che hanno lottato duramente per ottenere un diritto tutt’altro che scontato, ma riteniamo che questa sistematica proclamazione a cadenza quasi bisettimanale, di lunedì e di venerdì , snaturi profondamente uno strumento che dovrebbe essere usato come “extrema ratio” e che invece sembra essere in balia di settorialismi che riflettono una frammentazione che non serve a nessuno.
A Voi che scioperate, diciamo che siamo con voi nel volere una scuola migliore, e diritti per voi, perché la vostra serenità, il vostro stare bene sul posto di lavoro, il vostro sorriso, fanno bene ai nostri figli, e siamo disposti a supportarvi per ottenere ciò a cui tutti aneliamo. Ma non siamo disposti ad essere presi in giro, non siamo disposti ad essere strumentalizzati – noi e in nostri figli – per un po’ di chiasso che troppo spesso è fine a se stesso.
Non vi chiediamo di smettere di scioperare, vi chiediamo di essere credibili. Solo in questo caso saremo i primi ad avallare le vostre posizioni.
E alle Istituzioni chiediamo di vigilare affinché la tutela dei diritti di una categoria di lavoratori non leda in maniera così pesante i diritti di tutte le altre categorie, rappresentate da noi genitori.

Grazie dell’attenzione.

P.S. Dovevamo mandare questa lettera da qualche giorno e ci siamo risolti oggi a farlo in concomitanza con le scuole chiuse per allerta meteo… non abbiamo le competenze tecniche per esprimere un giudizio sull’opportunità di questi provvedimenti e mai saremo tanto arroganti a farlo, ma ci chiediamo se il forte vento di oggi – che ci ha messo di nuovo nei problemi – perché i nostri luoghi di lavoro non sono chiusi – sia davvero talmente intenso da compromettere la sicurezza (saremmo curiosi di sapere quanto spesso vengono chiuse le scuole di Trieste…).
E se davvero lo è, ci chiediamo se non possa avere ripercussioni sulla sicurezza dei nostri figli nei prossimi giorni, avendo magari reso pericolante qualche struttura… allora ha senso chiudere le scuole oggi? Ma questa è un’altra storia…

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