Sottil: “Perché ho ritirato le dimissioni”
Il capitano e il resto della squadra si sono schierati apertamente dalla parte del tecnico: “Parlo io ma il mio pensiero vale per tutti. In questi giorni ci siamo confrontati e abbiamo capito che la strada giusta è quella di continuare così come siamo partiti all’inizio"
Questa che sta per finire sicuramente è stata una settimana quantomeno surreale in casa Livorno. Lunedì infatti la squadra aveva indetto una conferenza stampa, poi annullata, per manifestare la propria vicinanza a Sottil che era finito sulla graticola dopo la sconfitta contro il Cuneo. Il giorno seguente, dopo aver diretto l’allenamento mattutino, il tecnico e il suo staff hanno presentato, a sorpresa, le dimissioni. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa, dai giocatori fino alla società. Che si è subito messa all’opera per cercare il sostituto. Tra rifiuti (Drago e Stellone) e ipotesi scartate (Padalino), la soluzione più ovvia è stata quella di promuovere Pagliuca, tecnico della Beretti. Quest’ultimo ha diretto due allenamenti prima di ritornare al suo “vecchio lavoro”. Già perché nella mattinata di giovedì 8 marzo ecco l’ulteriore novità: dietrofront di Sottil che torna sulla sua decisione e siederà di nuovo sulla panchina amaranto. Il tutto con il benestare della società.
Difficile dire se l’allenatore finirà la sua stagione all’ombra dei quattro Mori. Come anche lui ha più volte ribadito “conosco questo mondo. Se la squadra non gira si manda via l’allenatore”. Ecco, l’impressione è che il destino dell’ex Siracusa sia legato alla sfida di sabato contro la Giana. In caso di ulteriore sconfitta, difficilmente lo rivedremo ancora in panchina. Ma vediamo quindi come siamo arrivati al ritorno di Sottil in amaranto.
Il ritorno di Sottil – Il tecnico è parso visibilmente provato da questo periodo e non nasconde tutta la propria amarezza che l’ha portato a dimettersi: “Abbiamo attraversato una fase non brillante e sono arrivate delle critiche giuste. Io sono andato un po’ in tilt e questo mi ha portato a dimettersi. È stata una decisione istintiva presa anche per dare una scossa anche ai ragazzi. Chiedo comunque scusa alla piazza se ha visto tutto questo come uno scappare anche perché non sono il soggetto che fa questo genere di cose”. L’allenatore è tornato sui suoi passi per merito dei giocatori: “Ho avuto molte chiamate dei miei ragazzi e mi hanno voluto incontrare. Ci siamo confrontati da uomini intorno ad un tavolo e tutto questo mi ha dato l’energia e la carica che avevo prima. Li ringrazio per l’attaccamento dimostrato nei miei confronti. Tengo comunque a precisare che l’unico responsabile di questo momento sono io ma adesso alle parole devono seguire i fatti. Sono sicuro che già sabato contro la Giana si vedrà un altro Livorno”.
Le parole di Luci – Il capitano e il resto della squadra si sono schierati apertamente dalla parte del tecnico: “Parlo io ma il mio pensiero vale per tutti. In questi giorni ci siamo confrontati e abbiamo capito che la strada giusta è quella di continuare così come siamo partiti all’inizio. Ci rimangono undici battaglie e le vogliamo vincere perché con questo gruppo possiamo arrivare fino in fondo. Abbiamo commesso tanti errori e le critiche che ci sono piovute sono giuste. Da sabato ci sarà un’altra mentalità che dovrà guidarci fino all’ultima partita. Sarà un nuovo punto di partenza per un nuovo campionato”.
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