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L’assessore Belais: sull’hotel La Vedetta pronti ad un confronto

Sabato 2 Dicembre 2017 — 10:41

L’hotel La Vedetta è un’eccellenza assoluta tra le strutture turistico ricettive di Livorno.
Se dovesse davvero chiudere i battenti dal primo gennaio, ci troveremmo davanti a una perdita drammatica sia per il quartiere di Montenero che per l’intera città. In questi anni Livorno ha tentato di sviluppare un turismo di qualità, investendo risorse nel restauro e nella valorizzazione dei propri monumenti simbolo e incentivando il proliferare di attività economiche, artistiche e culturali. Un modo per virare con determinazione verso un modello di sviluppo differente, in grado di risollevare la nostra città, permettendole di riscoprirsi sempre più bella.  Il quartiere di Montenero, in quest’ottica, gioca un ruolo fondamentale, viste le migliaia di turisti che ogni anno raggiungo Livorno per visitare lo splendido santuario.
L’hotel La Vedetta è l’unica struttura ricettiva del quartiere e anche per questo la decisione dell’Istituto delle Suore povere san Giuseppe di Calasanzio, proprietarie della villa edificata a fine ‘700, ci stupisce non poco. Anche perché si tratta di un’attività in salute, su cui i gestori hanno investito con decisione nel corso degli ultimi anni, effettuando anche i lavori di ristrutturazione del tetto a loro spese e avviando le pratiche per un ulteriore espansione. Non più tardi di due anni fa, infatti, i titolari della struttura sono venuti in Comune per chiedere e ottenere i permessi di allestire un ristorante aperto a tutti e non soltanto riservato agli ospiti dell’hotel.
Una scommessa vinta, come testimoniano le numerose recensioni positive che si possono trovare sul web, a riprova della serietà dei gestori e dell’attrattività del quartiere di Montenero dal punto di vista turistico. Voglio essere molto chiaro: l’Istituto delle Suore povere di San Giuseppe di Calasanzio ha tutto il diritto di utilizzare la struttura come ritiene più opportuno e conveniente.
Ed è evidente che, in una città che conta 221,6 anziani ogni 100 under 14, quello delle Rsa rappresenti un business di primissimo piano.
E’ altrettanto evidente però che come Comune abbiamo il dovere di dare un indirizzo sul modello di sviluppo su cui vogliamo puntare per il rilancio di Livorno e anche il dovere di tutelare il lavoro degli 8 dipendenti dell’hotel.
L’indirizzo di questa amministrazione è quello di sostenere le strutture turistico ricettive esistenti, favorire la nascita di nuove attività e promuovere un turismo esperienziale in grado di valorizzare al massimo le potenzialità rimaste per troppo tempo inespresse nella nostra città. Per tutti questi motivi, siamo pronti a sederci attorno a un tavolo con tutti i soggetti interessati, proprietari, gestori, sindacati, per trovare una via d’uscita che, possibilmente, accontenti tutti quanti.
I presupposti ci sono; speriamo ci sia anche la volontà di farlo.

Francesco Belais assessore a Cultura e Turismo del Comune di Livorno

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