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L’Arma celebra la patrona “Virgo Fidelis”

Martedì 21 Novembre 2017 — 15:09

Martedì 21 novembre, nella chiesa di Nostra Signora di Lourdes, l’Arma dei carabinieri di Livorno ha ricordato la propria patrona, la Madonna “Virgo Fidelis”, con una Santa Messa officiata da monsignor Ivano Costa, vicario generale della diocesi di Livorno, insieme al locale parroco don Raffaello Schiavone ed al cappellano dell’Accademia Navale don Pietro.
La location di quest’anno è stata voluta dai carabinieri come segno di ulteriore vicinanza alla popolazione fortemente colpita dalla recente alluvione.

Alla presenza del prefetto Anna Maria Manzone, del comandante della seconda brigata mobile, colonnnello Antonio Jannece, e del comandante provinciale, colonnello Alessandro Magro, nonché delle più alte autorità civili e militari cittadine, alla funzione religiosa, animata dalla corale polifonica “Don Fedele Luzi” del Santuario di Montenero, hanno partecipato una folta rappresentanza di carabinieri in congedo ed in servizio e numerosi cittadini.

Presenti anche Paola Coen Gialli, vedova del sottotenente Enzo Fregosi, vittima di Nassiriya e Medaglia d’Oro al merito della Pubblica Sanità, e la signora Paola, figlia del capitano Giotto Ciardi, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

La celebrazione della “Virgo Fidelis” risale all’11 novembre 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza con la ricorrenza della sua presentazione al Tempio.

Il ricordo della Madonna viene legato, inoltre, ad un glorioso fatto d’armi del secondo conflitto mondiale: la “battaglia di Culqualber”. Evento bellico del 21 novembre 1941, di cui oggi ricorre il 76° anniversario, nel quale un intero battaglione di carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Alla bandiera dell’Arma dei carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

Allo stesso tempo è stata celebrata la “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta per l’Arma, attraverso l’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri), l’occasione per fornire alle famiglie dei carabinieri caduti nell’adempimento del dovere un forte sostegno morale, volto ad attenuare il dolore di un vuoto che resterà per sempre incolmabile.

 

 

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