“Amadeus Factory” livornese in semifinale. Il primo talent dedicato ai Conservatori

Si tratta del giovanissimo pianista Edoardo Mancini, allievo di Daniel Rivera al Mascagni. È riuscito ad entrare nella rosa dei 10 giovani che saranno ascoltati al Mac (Musica Arte Cultura) di Milano il prossimo 27 novembre.

Amadeus Factory – I talent show hanno ormai, in tutto il mondo, un seguito indiscusso e da essi escono frequentemente giovani talenti che intraprendono poi una carriera d’artista, non di rado di grande rilievo. Questi concorsi-spettacolo sono però riservati, in ambito musicale, quasi esclusivamente a generi che escludono la musica classica strumentale. Una lacuna o forse una scelta, che deriva dal fatto che la musica classica non è altrettanto frequentata e popolare, soprattutto nel mondo giovanile, quanto altri versanti di quest’arte. Così “Amadeus”, la prestigiosa rivista edita da Bel Vivere, ha avviato il progetto che, con il nome di “Amadeus Factory”, si propone di offrire una chance di questo genere anche ai giovani strumentisti.

Gli studenti dei 77 conservatori e istituti superiori di studi musicali italiani sono oltre 60.000. Se si riflette su quanta fatica e dura disciplina costi lo studio di uno strumento, che si avvia tra i 9 e i 10 anni, bisogna riconoscere che questo numero rappresenta una vera e propria armata di appassionati. Il progetto “Amadeus Factory” si propone di cercare in questa moltitudine di musicisti del domani, quelli che abbiano anche la stoffa dell’artista e di offrir loro l’occasione di far conoscere e riconoscere il proprio talento. Quest’anno sono state selezionate dieci scuole fra i tanti conservatori ed istituti italiani – tra questi il Mascagni – chiedendo di segnalare due giovani solisti o formazioni che, a giudizio della scuola, mostrassero segni di eccellenza.

La troupe di “Bel Vivere”, guidata da Biagio Scuderi – musicista, docente, critico musicale, redattore della rivista e responsabile del progetto – se è poi spostata per l’Italia, registrando nei diversi conservatori l’esecuzione dei brani che ciascuno di questi giovani aveva scelto come banco di prova. 20 i brani registrati, interpretati sia da giovani solisti sia da gruppi cameristici, che sono stati offerti all’ascolto sul sito della rivista e sottoposti al giudizio del pubblico invitato a esprimere la propria preferenza per selezionare tra questi i dieci semifinalisti.

Edoardo in semifinale – Le telecamere di “Bel Vivere” hanno registrato nell’auditorium del Mascagni le prove del clarinettista Giacomo Bonucci e del pianista Edoardo Mancini: il voto online ha premiato il secondo con un consenso che lo ha collocato nella rosa dei 10 semifinalisti che saranno sentiti da una giuria, composta da alcuni membri della commissione tecnica e da esponenti della giuria artistica.

Ma chi è Edoardo Mancini? Un talento precocissimo: a soli tre anni, sotto la guida della pianista livornese Scilla Lenzi, ha il primo approccio con i tasti d’avorio e sei anni dopo supera brillantemente la preselezione per l’iscrizione al Mascagni. Qui lavora sotto la guida di Daniel Rivera, interprete di prestigio internazionale e docente dell’istituto livornese. Sostenuto dal maestro Rivera, Edoardo, appena diciassettenne, è già laureato in pianoforte. Colpisce in lui la grande maturità che si traduce, sulla tastiera, in un’esecuzione di singolare sensibilità ed espressività del brano che ha scelto per presentarsi al pubblico online: la “Fantasia” op. 17 di Robert Schumann, una pagina limpida, essenziale, quasi asciutta, di un autore dal linguaggio musicale denso e dalla poetica inquietante e dolorosa. È lo stesso Edoardo a motivare la propria scelta con la “forte passione sempre nutrita nei confronti di questo musicista tedesco, uno dei vertici del repertorio pianistico, per la forte sofferenza che trasuda dalle pagine di questo brano in particolare e anche la vaga pazzia che vena un po’ tutte le composizioni di Schumann”.

Semifinale e finale a Milano – Il 27 novembre, dunque, Edoardo Mancini, insieme agli altri nove interpreti selezionati, sarà ascoltato a Milano nella fase semifinale, dalla quale usciranno i tre finalisti, da una giuria di cui fanno parte giovani artisti che hanno già raggiunto fama internazionale. Tra questi vi sono il direttore d’orchestra Daniele Rustioni, che è anche presidente della giuria artistica, la giovanissima pianista Beatrice Rana, il basso tuba dell’orchestra sinfonica della Rai di Torino, Matteo Magli, Andrea Zucco, primo fagotto dell’orchestra dell’accademia nazionale di santa Cecilia di Roma, una spalla o una delle prime parti dell’Orchestra della Scala di Milano e con loro alcuni membri della commissione tecnica del progetto.

“Già il fatto che fossimo nella rosa dei dieci conservatori chiamati a partecipare a questo talent era per noi motivo di grande soddisfazione – commenta il direttore del Mascagni, Stefano Guidi – Sono orgoglioso, poi, che il voto popolare (sulla cui correttezza ha vigilato la commissione tecnica del progetto, verificando l’identità dei mittenti, al fine di evitare il voto multiplo da un’unica postazione) abbia segnato per Edoardo la possibilità di essere ascoltato dal vivo dalla giuria. Orgoglioso, ma non stupito. Il Mascagni ha una grande e lunga tradizione e molti di quelli che si sono formati nell’istituto hanno percorso e conducono carriere prestigiose come solisti o come strumentisti di grandi orchestre e formazioni cameristiche”.

Dopo le prove della semifinale del 27 novembre, per tre dei giovani musicisti si apriranno le porte del confronto finale, ancora a Milano, il 4 prossimo dicembre.