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Mostra antologica su Dino Pelagatti alla galleria Athena

Venerdì 20 Ottobre 2017 — 16:35

La galleria Athena di via Di Franco in Livorno, presenta una Mostra antologica che racconta mezzo secolo di pittura del maestro Dino Pelagatti. L’esposizione descrive il percorso del Maestro alla ricerca della sua personale rappresentazione della bellezza attraverso la sua espressione artistica.

Nei 40 dipinti esposti si fondono la nostalgia delle atmosfere di fine ottocento e la sua contemporaneità. Si possono ammirare eleganti Signore dagli abiti mossi dal vento con variopinti copricapi sul lungomare labronico, a rappresentare lo spirito festoso della sua amata Livorno, come nature morte, scene di rappresentazioni musicali, scene di lavoro nei campi sino, nell’ opera del 1980 Miracolo a Milano, attraverso la ricerca di raffinati effetti di luce un omaggio al surreale capolavoro di De Sica.

Il maestro parlando della sua Livorno scriveva nel 1978: “Livorno vanta una posizione geografica invidiabile: il clima, il mare, le colline, il colore, le luci; tutti elementi che contribuiscono a porre l’ uomo davanti alla natura e il pittore a fissarli sulla tela.

E sempre Dino Pelagatti si presentava nel 1973. “Sono nato a Livorno nel 32 e posso dire di aver sempre respirato l’ aria e l’ odore dei colori (…). La mia passione pero’ e’ sempre stata la musica. Ed e’ infatti la musica che ha affinato la mia sensibilità per l’ arte (…).

Questa mostra allestita nella splendida Galleria d’ arte Athena comprende una selezione di opere particolarmente significativa, che permette di ripercorrere l’ evoluzione del maestro “che dai dipinti giovanili, espressione di una ricerca, che partendo dalla tradizione labronica va evolvendo verso una cifra autonoma, lo impone successivamente per uno stile personale ed elegante che fa di Dino Pelagatti un vero e proprio innovatore”.

Il colore come motivazione dell’ atto creativo.

Dino Pelagatti fa parte del Gruppo Labronico e sicuramente rappresenta una delle voci più singolari della pittura Livornese per le sue tele accese nella scala dei toni e volte alla essenzialità delle forme. Una grande audacia espressiva ed una straordinaria sintesi compositiva in dialogo costante con quanto di più’ ricercato si andava a creare in campo figurativa in ambito nazionale.

Ha esposto a Livorno, Firenze, Lucca, Bologna, Trento, Merano, Ivrea, Milano, Kuala, Lumpur, Bucarest.
A poco più di un anno dalla scomparsa, la mostra assume una valenza memorialistica ed al contempo tenta di fare un primo resoconto postumo del messaggio creativo sviluppato in quasi cinquant’ anni di attività., La prima mostra personale risale infatti al 1968, nei locali della Galleria Romiti in via Ricasoli, al centro di Livorno.

Come magistralmente definito da Michele Pierleoni “autore infine di vecchia impostazione, (…), non e’ stato animato dal desiderio di stupire a qualunque costo, ma abituato ad un confronto diretto e giornaliero con i pennelli, per mezzo di una ispirazione sorgiva e’ divenuto tra gli artisti più’ amati e ricercati dal collezionismo locale e non, segno di stima ed apprezzamento per il suo intendere l’ arte, un connubio imprescindibile tra forma e colore”.

 

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