“Pronto, di cosa avete bisogno?”. Allegri, telefonata a sorpresa al Carli Salviano colpito dal nubifragio. E il circolo cucina per tutti

“Pronto, di cosa avete bisogno?”. Da una parte Furio Tramonti, padre di Adriano, presidente della Polisportiva Carli Salviano Calcio asd; dall’altro un illustre concittadino, Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus. I due, “Max” e Furio, si conoscono bene. Molto bene. Sono cresciuti assieme nella Livorno colpita negli ultimi giorni dal nubifragio. E il tecnico bianconero ha sorpreso tutti, a Salviano, quando mercoledì 13 settembre, grazie ad un amico in comune, Amerigo Lessi, ha alzato la cornetta e ha contattato Furio Tramonti esprimendo la volontà di dare una mano per la ricostruzione del campo da calcio del Carli Salviano. E il giorno dopo, giovedì 14, ha chiesto ad un suo uomo di fiducia di partire da Torino alla volta di Livorno per fare un sopralluogo al campo e capire quali sono le maggiori necessità. “E’ la struttura, in particolare, ad aver subito i danni maggiori – spiega Adriano Tramonti – Il terreno di gioco, tra l’altro completamente rinnovato a giugno, non è stato intaccato, per fortuna, dalla pioggia. Inutile dirvi quanto sia stato apprezzato il gesto di Massimiliano che si è impegnato a ricomprarci alcuni computer, due lavatrici e a riqualificare l’impianto di illuminazione andato ko durante il nubifragio”. La Polisportiva ripartirà dunque al più presto grazie anche al contributo di Allegri. O meglio è già ripartita. “Gli allenamenti dei ragazzi sono ripresi – prosegue Tramonti – tuttavia l’ingresso principale, anche se liberato dalle macerie, e un muretto di circa 20 metri lato vialetto sono ancora inagibili. Spero che venga al più presto qualcuno. Ringrazio intanto la Clc che ci ha prestato le transenne per delimitare la zona pericolante e che ci ha regalato circa 15 metri cubi di ghiaia”. Al momento l’entrata al campo è diventata il cancello di via dei Pelaghi.
Una grande cucina – Salviano non è solo il campo della Polisportiva. Di fronte c’è infatti il circolo Arci. Circolo che in questi ultimi giorni si è trasformato in una grande cucina. “Giovedì 15 sono stati cucinati 400 pasti; venerdì 16 oltre 500 – spiega sempre Tramonti – Si tratta di pasti destinati ai volontari e alle famiglie alluvionate”. Un gesto di grande altruismo per una realtà che, a sua volta, vuole ripartire dopo essere rimasta sconvolta da quanto accadde la sera del 30 maggio quando un uomo entrò nel retro del circolo e sparò ad uno dei presenti.