Prima la lite, poi il calcio alla porta del bus. “Chiedo scusa, ho temuto per mio figlio”. La replica di Ctt Nord

Stava attraversando la strada in piazza della Repubblica spingendo un bambino su di un passeggino quando un autobus del Cpt Pisa, che effettua la tratta Livorno-Tirrenia, ha frenato vicino a lui e al bambino non andando però, fortunatamente e minimamente, ad urtare né l’adulto né tanto meno il piccolo.
Tanto è bastato però per scatenare una reazione violenta dell’uomo, 32 anni, che stava camminando con il bimbo. La lite verbale tra lui e l’autista che si è innescata subito dopo la frenata si è trasformata in un’aggressione culminata con un calcio violento sferrato alla porta d’ingresso del bus. Un calcio talmente violento che la porta d’entrata è stata sfondata e per il 32enne è stato necessario l’intervento della Misericordia di via  Verdi che lo ha trasportato in codice giallo al pronto soccorso per una evidente e preoccupante ferita lacero contusa al polpaccio causata dai vetri in frantumi. Il tutto è accaduto intorno alle 10,15 di martedì 22 agosto davanti agli occhi attoniti di decine di passanti che hanno subito fatto partire la macchina dei soccorsi. Sul posto si è portata anche una volante della polizia che ha effettuato così un sopralluogo per il danneggiamento del mezzo pubblico ed ha ascoltato le parti in causa per la ricostruzione dei fatti e le eventuali denunce del caso.

Contattato telefonicamente dalla redazione di Quilivorno.it il protagonista dell’episodio, Diego Lunardi, ha voluto rilasciare la sua versione dei fatti. “Stavo attraversando la piazza sulle strisce pedonali portando il mio cane bassotto al guinzaglio e spingendo il passeggino con sopra mio figlio di due anni e due mesi – spiega ai giornalisti il 32enne rimasto ferito –  Quando ero già a metà del mio percorso l’autobus mi è passato davanti sfiorando il passeggino con il bimbo a bordo. Ho avuto paura per mio figlio, per il bene mio più caro. E devo essere sincero, ho perso le staffe e ho reagito davvero male. Troppo male, tanto che ho prima urlato offendendo l’autista e subito dopo ho dato due calci alla porta. Il secondo colpo è stato forte e ha spaccato il vetro che mi ha ferito. Quando ho visto la gamba ferita ho avuto paura che fosse qualcosa di grave ma per fortuna all’ospedale poi hanno suturato il tutto e adesso sto meglio. Pagherò tutti i danni chiaramente. Mi hanno denunciato per interruzione di pubblico servizio e giustamente sono responsabile di quanto accaduto al mezzo pubblico. Ho subito chiamato mia moglie che è arrivata sul posto occupandosi di mio figlio e del cane.  Chiedo anche tramite il vostro giornale di rintracciare testimoni per avvalorare la mia versione dei fatti. Chiunque ha visto qualcosa ed era presente può rintracciarmi all’indirizzo e-mail [email protected]”.

Parla il presidente di Ctt Nord Andrea Zavanella – “Sull’episodio voglio soltanto dire due cose – racconta il numero uno di Ctt Nord, Andrea Zavanella, contattato dalla redazione di Quilivorno.it – La prima è che se anche mai un nostro autista dovesse sbagliare una manovra, e in questo caso è tutto da dimostrare, un’aggressione simile è soltanto da condannare. Non ci sono scuse. E’ da molto tempo ormai che viviamo in questo clima in cui i nostri autisti non si sentono sicuri a causa di questi atteggiamenti. Seconda cosa, colgo l’occasione per fare i complimenti all’autista che ha saputo mantenere sangue freddo non reagendo alle offese sbrigando così una situazione a dir poco delicata senza nessuna grave conseguenza. E sono felice che il 32enne non abbia riportato gravi ferite”.