Cosa posso fare per ottenere l’affido esclusivo?

Sono separata legalmente da mio marito e il giudice ha stabilito l’affidamento condiviso di nostra figlia di sette anni. Il padre è irresponsabile ed inaffidabile e non mi fido di lasciargli la bambina, perciò ogni volta accampo scuse diverse, febbre, indisposizione, impegni vari, per impedire la frequentazione. Cosa posso fare per ottenere l’affido esclusivo?

Marta Felici
Gentile Signora, innanzitutto è opprtuno premettere che anche con l’affido esclusivo della minore, non potrebbero in alcun modo essere limitate o addirittura impedite le visite e la frequentazione della figlia da parte del padre. L’affido condiviso incide non sui tempi e modi di frequentazione ma sull’esercizio della genitorialità: si parla infatti di bigenitorialità e la potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori che assumono, di comune accordo, le decisioni di maggiore interesse per la prole relative all’istruzione, educazione, scelte religiose, salute, tenendo conto delle capacità e inclinazioni dei figli. Affinchè un Tribunale si pronunci per l’affido esclusivo ad un solo genitore, devono sussistere gravi presupposti ed un effettivo pregiudizio per il minore. Diverso è invece l’ambito delle modalità e dei tempi di frequentazione da parte del genitore con il quale il figlio non vive prevalentemente: se l’irresponsabilità ed inaffidabilità che lei imputa a suo marito derivano da problemi comportamentali dello stesso che possono determinare una situazione di pericolo per la figlia, ha diritto di ricorrere al Tribunale e chiedere che gli incontri avvengano “in forma protetta” e cioè alla presenza degli assistenti sociali. Se viceversa la condotta si limita ad essere magari superficiale e poco attenta, sarebbero opportuni una maggiore collaborazione e un tentativo di dialogo tra voi per favorire un equilibrato sviluppo psicofisico della bambina.

 Avv Elena Uccelli