Picconi e cappuccio in testa: raid di furti

di Giacomo Niccolini

Raid di furti notturni in via Firenze. Una banda composta probabilmente da tre persone, due in azione all’interno degli esercizi commerciali presi di mira ed uno fuori in un furgone pronto ad attenderli per la fuga, sta colpendo da alcuni giorni la zona nord della città. A farne le spese negli ultimi giorni il bar-ristorante Blanc et Noir e il negozio di occhiali Grand Vision. Nella notte tra lunedì e martedì è stato derubato il negozio di ottica. “Non è la prima volta che entrano e rubano qui da noi – spiegano all’interno di Grand Vision – Un mese fa stesso cliché, passano dal retro spaccano la porta con piedi di porco e picconi e vanno a botta sicura verso la parete degli occhiali di marca: Gucci, RayBan per dirne solo alcune. La prima volta circa sessanta paia e quattro giorni fa pure. In tutto circa 120 paia di occhiali in un mese”.
Nella notte tra giovedì e venerdì, intorno alle una, i ladri hanno colpito il Blanc et Noir. “Sono passati dal retro – racconta il titolare Andrea Centi – le nostre telecamere hanno ripreso tutto e le immagini (alcuni fotogrammi tratti dai video di sorveglianza li potete vedere qui in pagina ndr) sono state fornite a carabinieri e polizia. Arrivano con un furgone bianco, approfittano dell’oscurità e del fatto che sul retro di via Firenze non ci sono sguardi indiscreti. Poi con picconi e piedi di porco hanno sfondato la porta e hanno divelto una delle nostre due slot machine. Entrambi hanno un cappuccio in testa che li rende irriconoscibili. Uno dei due si è recato dietro al banco, ha preso i contanti dalla cassa e si è allontanato. Poi, come ripensandoci, si vede dai filmati che torna indietro e ruba il cassetto degli spiccioli che tengo sotto al registratore di cassa, come se sapesse dove fosse”.
In questo caso non tanto il bottino quanto il danno. “In tutto avranno rubato circa 100 euro – prosegue Centi a Quilivorno.it – più gli spiccioli della slot machine. Il problema sono i danni alle porte. Per evitare di essere visti hanno anche spaccato una luce, posizionata nel magazzino, che si illumina al passaggio. Il locale è fornito di sistema di allarme perimetrale e sulla porta che hanno forzato. E’ suonato ed io in sei minuti da casa mia ero sul posto. Ma loro hanno fatto prestissimo. Il blitz, come si nota dalle telecamere, non dura neanche un minuto e mezzo”.